Cristiano Giuntoli, direttore generale della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni al alla Gazzetta dello Sport in occasione del Festival dello Sport. Ovviamente era inevitabile una parentesi sul Napoli e sul percorso che ha portato al Tricolore. “Lo scudetto è stato una grande soddisfazione. C’è stata una programmazione partita da lontano, nel 2012 quando arrivai con Maurizio Sarri, lavorammo su ciò che aveva fatto Benitez. Abbiamo lavorato da lontano su uno spartito chiaro. Di Lorenzo, Mario Rui, Meret, Zielinski erano arrivati prima. Luciano è stato bravissimo, ma ha sfruttato anche il lavoro di Gattuso. Nel 2021-22 avemmo gli infortuni di Osimhen e di Di Lorenzo che ci ha tolto punti, ma eravamo convinti di potercela fare. De Laurentiis? Il nostro rapporto è stato straordinario, è stato un veggente chiamandomi dal Carpi. Mi ha insegnato un sacco di cose, forse qualcosa gli ho insegnato pure io. Lo ringrazio.
L’addio dei calciatori? Il momento di distacco con i giocatori è sempre non facile. Penso a Koulibaly, Mertens, Callejon, Reina. E’ stato un dispiacere, si lavora sui sentimenti e non è facile, i ragazzi stanno tutti i giorni insieme. Più che per i riflessi sul campo, eravamo dispiaciuti perché se ne andavano, perché perdevamo quelle persone”.