Politano: “Sono innamorato di Napoli perché c’è tutto”

Matteo Politano è stato quest’oggi il protagonista di Drive&Talk, la nuova rubrica della SSCNapoli.

L’attaccante romano del Napoli, Matteo Politano (la settimana scorsa era stato protagonista il capitano Giovanni Di Lorenzo) racconta tante curiosità della sua vita personale nel tragitto di strada che fa ogni giorno da casa sua fino all’SSC Napoli Konami Training Center.

Queste le sue parole:

“La mattina mi sveglio, apro le finestre e c’è il mare. Una grande vista. Tutti i giorni vivo sempre una bella emozione e quello che mi piace di più è quando arriva la sera dove vedo tutte le luci di Napoli. Il Vesuvio? Sta sempre là e ci osserva!

La mia mattina? Faccio un po’ fatica perché mi piace tanto dormire. Però appena mi alzo, mi lavo, mi vesto ed un bel caffè che non può mancare. Poi ovviamente mi faccio il viaggetto verso il campo che è abbastanza lungo. Fortunatamente quando esco io non c’è traffico perché i ragazzi sono già a scuola.

Che musica ascolto?”Sento per lo più musica italiana, ma ultimamente ascolto anche Geolier ed altre canzoni napoletane. Pure qualcuna romana a dire il vero. Comunque il mio preferito è Gigi D’Alessio da sempre.

La mia prima macchina? Ho comprato una 500 bianca perché i nuovi patentati dovevano stare sotto ad un certo numero di cavalli.

A che età ho preso la patente? L’ho presa un po’ più tardi perché mi piaceva l’idea di avere la macchina e guidare, poi però a 19 anni quando ero a Perugia l’ho presa.

La mia carriera? Sono stato tantissimi anni a Roma nelle giovanili. Dopo Roma sono andato a Perugia in Serie C, poi sono ritornato alla Roma ma senza giocare mai in prima squadra e poi sono passato al Pescara che è stato il mio trampolino per approdare in Serie A.

Se avrei voltato giocare nella Roma essendo romano? Sono del parere che il destino è scritto per tutti. Ed ognuno di noi è portato a fare delle scelte che poi si rivelano giuste o sbagliate. Io ho scelto Napoli, Napoli ha scelto me ed alla fine è stata la scelta migliore perché qui a Napoli ho vinto la coppa Italia, l’Europeo, lo Scudetto e sono diventato anche papà.

Se ho realizzato del tutto che sono campione d’Italia? Diciamo che mi accorgo di quello che è successo quando incontro la gente per strada o quando parlo con qualche amico fuori dal campo.

È stata un’emozione straordinaria la vittoria dello scudetto e mi dispiace solo non aver vinto anche la Supercoppa Italiana perché avrei potuto fare un triplete personale.

Se è stato sempre il mio sogno fare il calciatore? Il calcio è sempre stato un sogno, la mia passione. Ho dedicato tutta la mia vita al calcio e con tanti sacrifici perché comunque ti porta a rinunciare a tante cose. Però mi sarebbe piaciuto fare il lavoro del mio papà: il meccanico.

Fabrizio chiama il fratello di Matteo Politano, Andrea che dice: “Matteo In officina? Faceva danni (ride). Veniva ogni tanto e gonfiava e montava le gomme ai clienti prendendo le mance, poi prendeva il pallone e ci giocava.
Che bambino era Matteo? Come oggi. Timido, umile, semplice e soprattutto non ha mai pensato ai soldi perciò è arrivato dove si trova oggi. Ciò che conta per lui è giocare a calcio”.

Ritorna a parlare Politano: “Da bambino facevo spendere tanti soldi a mia mamma che ad un certo l’unto contattò il mister di mio fratello per tenermi impegnato e quindi da lì ho iniziato a giocare a pallone e non sono mai più uscito dai campi di gioco.

Mio padre? Non è un appassionato di calcio ma mi ha spinto sempre ad innamorarmi del calcio. Ovviamente non segue il calcio ma guarda solo me.

La mia famiglia è molto soddisfatta di me e ricordo che per la gara contro la Salernitana sono venuti da Roma in 25 qui a Napoli per seguire quella gara che poi pareggiammo.

Matteo Politano papà? È una grande responsabilità che vuoi o non vuoi ti cambia letteralmente la vita. Ogni sera quando torno a casa per vedere mia figlia (perché non sono più con la mamma) mi sciolgo. Nonostante la fine del mio rapporto sentimentale cerchiamo di farla crescere nel migliore dei modi e senza farle mancare nulla.

Napoli? Beh, sono innamorato di questa città sopratutto perché c’è il mare che io amo molto. Napoli è una città bellissima e quando posso me la godo senza crearmi problemi. È una città che ha tantissimi posti belli sia per la costiera che per il centro. Io dopo 4 anni ancora non sono riuscito a visitarla tutta”.

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