Adeyemi o Garnacho, Garnacho o Adeyemi. Il Napoli sfoglia la margherita per il dopo Kvaratskhelia, i petali stanno per finire ma ancora una decisione non è stata presa. Il preferito di Antonio Conte sarebbe l’esterno del Manchester United, argentino classe 2004 che da quando il club azzurro si è interessato a lui Amorim l’ha fatto sempre giocare (e spesso da titolare); un segnale della volontà dell’allenatore dei Red Devils di tenerselo stretto, nonostante l’apertura del giocatore come riportano in Inghilterra.
Dall’altra parte c’è Karim Adeyemi, già trattato dalla Juventus un anno fa: con il Borussia Dortmund si è impostata una trattativa sulla base di 40/45 milioni e dialoghi stanno procedendo in modo positivo, ma a oggi il giocatore non vuole muoversi dalla Germania.
L’IDEA SOULE’ – Così a meno di una settimana dalla fine della sessione di mercato il Napoli si sta guardando intorno per percorrere altre piste alternativa. Secondo quanto riportato dai colleghi di CalcioMercato.com, una di queste porta a Matias Soulé della Roma.
L’attaccante argentino non sta trovando molto spazio in giallorosso, in queste settimane si erano fatti avanti anche altri club per provare a prenderlo in prestito (su tutti il Galatasaray, in Italia è stato accostato anche al Bologna) ma la società ha chiuso la porta. Niente da fare, Matias non si tocca.
E probabilmente sarà questa la risposta che arriverà anche al ds azzurro Manna se dovesse fare un tentativo concreto per Soulé. In Olanda il De Telegraaf ha riportato un interesse del Napoli per Noa Lang del Psv, ma al momento non sembra una pista percorribile
I NOMI SCARTATI
A oggi sono due (più uno) i nomi sui quali il Napoli sta lavorando per il dopo Kvaratskhelia. Il primo nome di Conte era quello di Chiesa, i dirigenti del Napoli avevano subito sondato la disponibilità ma il giocatore preferisce rimanere a Liverpool.
Piace molto Zhegrova del Lille, ma a frenare De Laurentiis è stato un infortunio del classe ’99 kosovaro.
Un infortunio che rimediato qualche settimana fa e che lo terrà fuori per almeno un mese e mezzo.