Mentre Antonio Conte è ancora incredulo per la domanda ricevuta in conferenza stampa (Si aspetta che questa squadra possa fare di più?), il suo Napoli scende in campo a Firenze contro la squadra di Raffaele Palladino, in cerca della quarta vittoria consecutiva. Senza Kvaratskhelia, il tecnico sceglie Spinazzola alla sinistra di Lukaku, con Neres a destra. Quest’ultimo tanto apprezzato dai tifosi azzurri quanto soggetto a critiche da parte dei nuovi filosofi del calcio.
D’altronde la narrazione woke applicata al pallone sembra non avere più spazio per i giocatori come il numero 7, devoto soltanto all’imprevedibilità e alla qualità che esprime con la sfera tra i piedi. Lui, però, se ne frega. Neres infatti ha – di nuovo – scartato tutti, stavolta addirittura sprigionando un destro violentissimo, con cui ha trafitto De Gea nel corso del primo tempo. Anche al Franchi, l’ex Benfica ha deciso di raffigurare al meglio Willy Wonka, colui che più di tutti crea piacere ed endorfine (per i tifosi), mal di pancia per chi deve marcarlo.
Il Napoli però non s’esprime soltanto attraverso la fantasia brasiliana di Neres, ma anche con la concretezza di Lukaku e McTominay. Due calciatori forti e pragmatici, che nei rispettivi ruoli rappresentano una longa manus del loro allenatore in campo. E, d’altronde, sono proprio loro due ad archiviare la pratica Fiorentina. Il centravanti belga, su rigore, si fa perdonare dopo l’ultimo errore spiazzando l’ex compagno De Gea, mentre McTominay a venti minuti dalla fine del match piazza un destro preciso in area di rigore.
Nel calcio possiamo parlare di tutto e criticare altrettanto. Discutere di tattica e sottolineare la tecnica. Azzardare pronostici, strutturare analisi e leggere numeri, ma esiste una sola stella polare da seguire: vincere. Antonio Conte lo sa bene, e infatti sta costruendo una squadra che incarna l’ordine e la fantasia, componenti essenziali per un team che ambisce ai più alti obiettivi stagionali.
Con questi tre punti il Napoli continua la sua cavalcata verso un pass per la Champions League, e dipinge il primo quadro del 2025 con i colori della vittoria, con gli occhi rivolti verso la sfida contro l’Hellas Verona.
Di Lorenzo Maria Napolitano
