Napoli, Conte ha trovato la cura dopo la gara col Modena

Ultime notizie SSC Napoli  – Quando l’allenamento delle 17, il primo dopo il rientro dai ritiri in montagna, ha inizio, il termometro del centro tecnico sul litorale domizio segna 42 gradi. Farà anche caldissimo, ma non è difficile immaginare il gelo che è calato nello spogliatoio di Conte quando si è reso conto che un’altra giornata è passata senza che si intravedano arrivi. Lui è stato chiaro sabato, e il club non intende tirarsi indietro.

Non è solo una questione di immagine (a cui tiene tantissimo) ma anche di sostanza: perché nel frattempo sono ormai praticamente fuori rosa Gaetano e Folorunsho, anche se magari non è il termine esatto, che si sono allenati la mattina con Osimhen per conto loro.

A Verona, quindi, don Antonio si presenterà con due soli centrocampisti. E magari un bel camion di cornetti anti-jella, perché se si fa male qualcuno… La segretissima settimana che porta all’esordio del Bentegodi a Verona non dovrebbe nascondere clamorosi segreti: il primo Napoli di Conte è praticamente fatto ed è lo stesso Napoli, grosso modo, cui don Antonio ci ha abituati in questi primi quindici giorni di agosto, con il 3-4-2-1 che è diventato l’unico modulo di riferimento.

La novità sarà Olivera “braccetto” a sinistra che porterà a una serie di slittamenti di ruoli e all’esclusione di Mazzocchi. Per il resto Buongiorno e Spinazzola segneranno la differenza, al momento, tra il passato e tutto quello che verrà. 

Le scelte

Conte, dunque, metterà Buongiorno al centro (nelle amichevoli con Brest e Girona ha giocato a sinistra), Rrahmani a destra e farà esordire Olivera nella linea difensiva: di fatto, ha lungamente provato questo tipo di formazione nel corso dell’ultima settimana a Castel di Sangro, quando l’uruguaiano è tornato dall’America. Insomma, non è una cosa di poco conto, perché “slittano” un po’ tutti.

Con Di Lorenzo che diventa “quinto” (ovvero il terzino nella difesa a cinque) al posto di Mazzocchi. Conte, una volta sceso in campo per l’allenamento, ha iniziato la sua provvidenziale opera di martellamento. Evidente che anche lui, conoscendo Lobotka, sa bene che ha sempre fatto fatica in un centrocampo a due, ma il tecnico leccese è convinto che saprà adattarsi. E in ogni caso, al momento non è previsto un dietrofront al 4-3-3 o cose simili. 

Punti di forza

A Verona sono quattro i punti di forza del Napoli di Conte. La forza, il cuore, le idee, la classe. Quattro azzurri che già sono la spina dorsale del nuovo Napoli di Conte. Buongiorno, Di Lorenzo, Lobotka e Kvaratskhelia. La forza è quella strabiliante di Buongiorno: forza fisica, prima di tutto, resistenza agli urti e vero nuovo faro della difesa.

Colonna del Torino e ora del Napoli che arriva da una stagione con 48 gol incassati in campionato. Nessun dubbio su chi sia il leader di questa squadra, il cuore pulsante, il punto di riferimento anche morale, colui che fa propria la forza di tutti e che assorbe quella di tutti per caricarsi di più: è Di Lorenzo. Mettete da parte i dubbi dell’estate, nel gruppo è quello che è al centro di ogni cosa. Pronto a mettersi in discussione nel nuovo sistema di gioco contiano.

Le idee fondamentali sono quelle di Lobotka, il regista dello scudetto: è l’uomo d’ordine, il più geometrico, il regista che guida la manovra. Certo, deve anche correre di più rispetto ai tempi del 4-3-3 ma del passato c’è poco da avere rimpianti. Infine la classe è quella di Kvaratskhelia, unico nella corsa e nella sensibilità del tocco. È uno di quelli su cui Conte affida il suo destino.

Quello visto in Coppa Italia con il Modena è ancora dimezzato anche perché ha iniziato la preparazione da meno di due settimane. Ma il georgiano si è subito allineato al nuovo corso di Conte e don Antonio è rimasto colpito dalla sua disponibilità.

La sfida con l’Hellas è un trappolone. Peraltro un campo dove Conte ha vinto una sola volta da allenatore (con l’Inter il 23 dicembre del 2020) e pareggiato due volte con la Juventus e Inter. Raspadori sarà ancora il titolare, con Simeone che andrà in panchina. Il settore ospiti, vietato ai residenti in Campania, in ogni caso sarà pieno zeppo di tifosi napoletani che arrivano dal Nord Italia. La solita invasione, con almeno 3 mila tifosi. (Il Mattino)

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