Napoli che non piace, ma che vince: superata anche la Roma

In una fredda serata di Napoli ci pensano i tifosi azzurri a scaldare i cuori e l’atmosfera. Dopo lo straordinario inedito di Pino Daniele, la Curva B ha dedicato una meravigliosa coreografia a Ciro Esposito, giovane tifoso venuto a mancare a Roma, prima della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina nel 2014. Tiepida, invece, è la reazione dello stadio Maradona alla recitazione delle formazioni quando viene nominato Sir Claudio Ranieri: parte dello stadio, infatti, lo ha omaggiato con un applauso prima del match.

La sua Roma si presenta solida contro il Napoli capolista. Infatti il primo tempo non riserva particolari emozioni: i giallorossi, occupati in fase difensiva, non riescono mai a impensierire la difesa azzurra. Soltanto Pisilli riesce a mandare uno squillo ad Alex Meret, che risponde senza problemi. L’ex della partita Lukaku non appare subito brillante, come negli ultimi match d’altronde: s’accende soltanto nel secondo tempo quando, su assist di Di Lorenzo, riesce ad appoggiare in rete sbloccando il risultato.

Nonostante il gol, la sua prestazione non è comunque delle migliori. La difesa giallorossa è ben schierata e concede pochissimi spazi al Napoli, tant’è che anche per Kvaratskhelia è difficile entrare in partita. Il georgiano, infatti, per sprigionare la sua potenza, è costretto ad allargarsi parecchio sulla fascia. La sua partita non può che finire prima dei novanta minuti, ed al 66° minuto Conte decide di affidarsi all’imprevedibilità di David Neres.

Sponda azzurri il migliore in campo è senza ombra di dubbio Frank Anguissa. In entrambi le frazioni di gioco il camerunese ha giganteggiato nella zona nevralgica del campo, soprattuto per quanto riguarda la fase difensiva. Sembra ormai archiviato il periodo in cui le sue prestazioni apparivano, per certi versi, addirittura fuorvianti.

Negli ultimi dieci minuti la Roma prova a scoprirsi ed il Napoli corre ai ripari: Conte fa respirare Anguissa ma non rinuncia ai muscoli a centrocampo, schierando Folorunsho. Al posto di Politano, invece, entra il più contenitivo Mazzocchi. Il figlio d’arte Simeone sostituisce l’ex Lukaku.

Sarà anche il peggior Napoli degli ultimi 10 anni sotto il punto di vista realizzativo, ma questo tour the force sta parlando chiaro. Dalle sfide contro Milan, Atalanta, Inter e Roma, la squadra di Conte ne è uscita con 7 punti, prodotto di due vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Neanche la Juventus di Thiago Motta è riuscita a preoccupare il Napoli, che comunque è tornato da Torino con un punto in tasca.

L’otto dicembre terminerà questa “corsa”, con la Lazio che sarà ospite al Maradona. Per il momento, però, tifosi del Napoli possono ritenersi soddisfatti dei risultati che sta ottenendo questa squadra che, per l’ennesima sera, è prima in classifica.

Di Lorenzo Maria Napolitano.

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