Mazzarri: “A Bergamo bisogna lottare alla morte”

L’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Napoli rilasciando le seguenti dichiarazioni raccolte da EsserePartenopei.it: “I primi giorni a Napoli? Dopo 23 anni di carriera il ritorno a Napoli mi ha fatto emozionare.

Se il Napoli è la squadra più forte che ho allenato? Si. Un gruppo forte che con Spalletti ha fatto un qualcosa di bello per tutti. E quando dico tutti mi riferisco anche al resto degli italiani.

Io comunque ho detto hai ragazzi che è fisiologico avere un calo dopo uno scudetto, ma bisogna comunque avere responsabilità e bisogna rivincere le partite. Non dobbiamo sottovalutare nessuno. Nessuno!

Che mi ha chiesto il presidente? Ho avuto un equivoco con De Laurentiis all’epoca, ma poi si è risolto tutto ed oggi siamo amici e ci diamo del tu. C’è un rapporto importante e quindi…

In che condizioni ho trovato la squadra? Sono nato per soffrire (ride). A parte gli scherzi, ho parlato con quasi tutta la squadra e ho detto ai ragazzi che bisogna fare bene. Ovviamente si gioca ogni 3 giorni ed avremo modo di conoscerci sempre meglio.

Osimhen? Un ragazzo stupendo, solare e sopratutto molto generoso! A lui interessa vincere con la squadra e fare gol per la squadra.

Le scelte di domani in attacco? Queste domande danno solo vantaggio agli avversari. Però le mie valutazioni le farò in base ai tanti aspetti che ho visto in ogni calciatore. Non voglio aprirmi per non dare vantaggio a un grande allenatore come Gasperini.

Se ho visto un Napoli discontinuo durante le prime 16 partite? Sono arrivato da poco e con a disposizione pochi calciatori.

Ora non sono in grado di rispondere, ne tanto meno di parlare del lavoro fatto dalla squadra quando era allenata dal mister prima di me.

Il mio vantaggio è quello che non penso alle conseguenze quando lavoro. Cerco solo di dare il massimo. L’ho fatto già una volta qui a Napoli e con grandi traguardi, posso farlo anche ora. Bisogna essere ottimisti.

La gara di Bergamo e gli obiettivi? Quando tu entri in un momento così delicato non puoi pensare a dare degli obiettivi e chi conosce Mazzarri sa benissimo che la prossima partita è quella da fare alla morte per migliorare la squadra, creare sempre più entusiasmo, lottando per 90 minuti e poi alla fine tirare le somme.

Attualmente bisogna solo risolvere i problemi che ci sono rispetto all’anno scorso.

Cosa c’è nella testa dei calciatori e se pensano di nuovo allo scudetto? I ragazzi devono solo capire che devono ricominciare a vincere e poi si pensa e si parla di scudetto.

Differenza tra Cavani e Osimhen? Beh ho parlato poco con Victor, e quindi posso dire che una cosa è vederlo alla tv e un’altra è vederlo da vicino! I calciatori danno il massimo quando hanno un rapporto comunicativo con l’allenatore.

Quando ho visto lo scudetto sulla maglia del Napoli cosa ho pensato? Napoli per me è casa mia e sono entusiasta di essere qui perché i napoletani hanno affetto verso di me ed io verso di loro.

Il modulo? Quando giocavo con il 3-5-2 e vedevo di non riuscire a vincere le gare, e forse non vi siete mai resi conto, io già trasformavo il 3-5-2 in un 4-3-3. Quindi non è un problema questo tipo di modulo.

Kvara e Lavezzi? Calciatori diversi per il semplice motivo che Kvara rientra anche per dare una mano in difesa e Lavezzi no”. Conclude Mazzarri

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