L’Uefa non lascerà passare quanto avvenuto l’altra sera. Per Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, è in arrivo una sanzione. Si parla di una forte multa, consistente.
Sky era infatti assolutamente autorizzata a fare interviste ai giocatori del Napoli post conferenza stampa e l’irruzione del presidente con tutto quello che ne è seguito lo ha impedito. Ci sarà un seguito insomma.
Ma riavvolgiamo il nastro per ricostruire cosa è avvenuto. L’insolita scena – al limite della sceneggiata – ha movimentato la vigilia della super sfida di stasera tra il Barcellona e il Napoli, che mette in palio la qualificazione per i quarti di finale della Champions League.
Protagonista Aurelio De Laurentiis, che ha fatto irruzione in diretta tv davanti alle telecamere di Sky per interrompere una banalissima intervista di Matteo Politano, con tanto di urla e spintoni a un cameraman. Sorprendente il motivo: il presidente vorrebbe che i suoi giocatori fossero d’ora in poi intervistati solo da giornalisti napoletani e tifosi del Napoli.
Incredibile ma vero. Sky ha ovviamente replicato in maniera decisa con il suo direttore, Federico Ferri. “Decidiamo noi chi fa le interviste”. Intanto però resta la figuraccia a livello internazionale, anche per l’immagine del club azzurro.
De Laurentiis ha iniziato una vera e propria crociata contro i media. Prima ha abolito fino al termine del campionato le conferenze pre-partita del tecnico del Napoli, Francesco Calzona. “Sono una distrazione inutile”. Poi il presidente ha imposto ai suoi tesserati di non parlarne con Dazn, furioso per l’anticipo al sabato Santo (ore 12.30) della sfida di campionato con l’Atalanta: concordato peraltro dall’emittente tv con la Lega Calcio e obbligato per il successivo impegno in Coppa Italia della squadra lombarda.
Ma il numero uno azzurro non vuole sentire ragioni e continua a sfogare i suoi malumori in maniera plateale. Una caduta di stile dopo l’altra, stavolta plateale e internazionale. In Spagna la scena (sceneggiata) con Politano è diventata virale sul web. Ma questa volta, come detto, non passerà senza conseguenze. In arrivo la forte multa dell’Uefa. (La Repubblica)
