D’accordo il prestigio, il blasone, la gioia della rivalsa contro le «solite note» e l’orgoglio di poter rivendicare il ruolo di leader del campionato da parte del Napoli, sognando di sventolare il titolo in barba ai tanti scettici dopo la disastrosa scorsa stagione. Tutto questo significa tanto, tantissimo, sul piano prettamente sportivo.
QUANTO VALE IL TRICOLORE
Ma il tricolore vale anche una montagna di milioni per chiunque se lo cuce sul petto. Scudetto fa rima con tesoretto, insomma. Chi si laurea campione d’Italia, infatti, incassa circa 23 milioni dalla Lega come quota di diritti televisivi a chi chiude al primo posto.
Lo scudetto del Napoli può valere 100 milioni da investire
Per non parlare poi dei benefici a lungo termine sul brand, sulla capacità di attrarre sponsor e sul potere contrattuale nei confronti dei giocatori da ingaggiare e dei vecchi e nuovi partner commerciali da consolidare o calamitare.
E su questo De Laurentiis non è secondo a nessuno, sebbene si confronti con giganti come i due club milanesi (e non solo) che hanno dalla loro parte un impianto – il Meazza, con una capienza nettamente superiore a quella del Maradona – e vantino un altro tipo di ranking storico.
Basti pensare che l’anno scorso l’Inter – vincitrice del suo 20esimo scudetto – ha generato introiti stimati di circa 100 milioni di euro complessivi.
Lo scudetto del Napoli può valere 100 milioni da investire
Il Napoli potrebbe fare altrettanto quest’anno nel caso in cui quel sogno nel cuore che fa rima con tricolore si trasformi in una piacevolissima realtà.
Oltre all’assegno per il titolo, infatti, vanno considerati anche gli introiti per le qualificazioni alla prossima Super Champions. Nella passata stagione ognuna delle 36 qualificate ha incassato per la sola partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie 18,62 milioni di euro, ed anche quelli della Final four della Supercoppa Italiana (con un cachet di poco inferiore ai due milioni di euro per tutte le semifinaliste) di stanza quasi certamente ancora a Riad in Arabia Saudita.
A questi andranno aggiunti i ricavi al botteghino sia in campionato sia per le varie competizioni europee e nazionali a cui il club azzurro prenderà parte. Il cassiere del Napoli insomma può tornare a sfregarsi le mani, far quadrare i conti con buona pace di…
Antonio Conte che si aspetta appunto altri investimenti per non fare la comparsa in Champions la prossima stagione. Intanto il club ha necessità di fare cassa sopratutto dopo le spese faraoniche sostenute l’estate scorsa con una campagna acquisti imponente. (Il Mattino)