Notizie Club Napoli – Prosegue il viaggio di EsserePartenopei.it alla scoperta dei Club Napoli sparsi in Italia e nel mondo. La nostra rubrica settimanale “La passione azzurra non ha confini” continua oggi con il presidente del Club Napoli di Buenos Aires, Andrea Camera, nativo di Pescara da genitori napoletani.
Andrea trascorre la sua adolescenza a Roma, fin quando non arriva in età adulta e decide di cambiare vita e trasferirsi in Argentina, più precisamente a Buenos Aires.
Nel 2013 decide di creare un Club Napoli nella capitale argentina e un pò come tutti i club, anche quello di Andrea non si occupa solo di calcio e delle partite del Napoli, ma anche di portare la cultura napoletana nella terra di Diego Armando Maradona, organizzando cene ed eventi.
Vi proponiamo di seguito l’intervista che ha rilasciato il presidente ai microfoni di EsserePartenopei.it.
Quali sono le sue aspettative su questo Napoli guidato da mister Mazzarri? “Penso che Mazzarri sia stato contattato più per far riemergere la cazzimma alla squadra che per una questione tecnico/tattica. Ad ogni modo se arriviamo tra le prime 4 sarei molto soddisfatto. Speriamo”
È d’accordo in generale con le scelte del presidente De Laurentiis? “Dalla vittoria dello scudetto diciamo che mi sono ricreduto sul presidente e sono soddisfatto. Anche la scelta di Garcia non la reputavo sbagliata a prescindere, ci poteva stare. La colpa è stata di Garcia che ha cercato in tutti i modi di cambiare una macchina perfetta e quindi vincente, imponendo una sua identità di gioco che ha dato problemi ai meccanismi che c’erano”
Qual’è il suo rapporto con la città partenopea ed il club azzurro? “Sono tifoso del Napoli dalla nascita ed ho un rapporto viscerale con Napoli, ma purtroppo la distanza non agevola la mia presenza costante nella mia città ed allo stadio. Ma quando è possibile e sono a in città compro sempre il biglietto per il Maradona. In qualsiasi settore esso sia disponibile”
Ci parli un pò di come viene vista Napoli ed il Napoli nella terra di Diego. “Il Napoli seguitissimo degli anni 80 è stato nel tempo dall’inter del triplete e dal Barcellona di Messi. Infatti quando sono arrivato in Argentina ho notato un po’ di distacco dal Napoli Calcio, ma sicuramente non dalla cultura napoletana che è sempre amata soprattutto per i discendenti campani presenti sul territorio”
Il calcio sta cambiando molto. Secondo lei sono giuste le cifre che vengono investite in questo sport al giorno d’oggi?
“Non sono giuste le cifre ma è il mercato che le stabilisce e per questo motivo possiamo fare poco in merito. Siamo costretti a piegarci al potere del denaro e quindi anche i club fanno lo stesso. Il Napoli ad esempio, nel momento in cui inserisce grandi campioni in squadra è sempre destinato poi a perderli perché le richieste sono altissime ed irrinunciabili.
La nostra fortuna è che abbiamo uno staff, e la storia ce lo dice, che riesce sempre a portare in città grandi talenti. Proprio come è successo nella scorsa stagione.
Secondo lei qual’è il miglior calciatore di prospettiva del Napoli? “In prospettiva tra i giovani nessuno. De Laurentiis purtroppo, mette quasi sempre da parte il settore giovanile. Se parliamo invece in prima squadra allora sicuramente Kvara”
Quale messaggio vuole lasciare ai tifosi azzurri sparsi nel mondo? “Che siamo tutti tifosi del Napoli, ognuno con le proprie idee. Però bisogna in primis amare la maglia e smettere di farci guerra a vicenda per le nostre idee diverse. Abbiamo già troppi nemici in italia, vogliamoci bene almeno tra di noi.”
LA PASSIONE AZZURRA NON HA CONFINI
Di Francesco Apicerni