Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il Presidente dell’Osservatorio Nazionale di Manifestazione Sportive, Maurizio Improta.
Di seguito le sue parole:
«Ci sarà un suggerimento al prefetto di Monza perché valuti in toto i problemi presentati anche dalla Questura stessa e i precedenti tra le due tifoserie, che non sono di poco conto. Quanto è successo a Bologna è un peccato, perché a Como e Venezia era andato tutto bene. Probabilmente si andrà verso un provvedimento che bloccherà la vendita ai residenti in Campania, ma non ai tifosi napoletani residenti altrove.
Lunedì sera a Bologna erano autorizzati i tifosi fidelizzati, ma abbiamo registrato che oltre 300 persone senza biglietto hanno fatto volare gli stewart per passare al di là dei tornelli.
Questo significa che oltre le persone tesserate si sono infiltrati soggetti che non avrebbero potuto acquistare il biglietto. Hanno attaccato le forze dell’ordine che si sono frapposte ed abbiamo un ispettore della Digos di Bologna che si è fatto male, colpito da spranghe di plastica di cui questi individui disponevano.
Un gesto senza senso, inconsulto e senza giustificazione. Non è che prevaricare chi fa rispettare le regole, dia punti in più al Napoli, anzi.
Sicuramente sarà pieno lo stadio contro il Monza, ma è triste registrare questi episodi.
Lecce? Non se n’è ancora discusso, anche perché bisogna analizzare i precedenti tra le due squadre e sentire la Questura di Lecce che si farà portatrice di proposte. Ma non saremo sicuramente noi a mettere, come qualcuno vuole far credere in giro, divieti sanzionatori.
Noi dobbiamo collaborare e fornire la massima assistenza alle Questure ed alle prefetture. Mi dispiace quando poi si cerca di individuare nell’Osservatorio questa entità astratta che decide il bene ed il male di tifoserie, squadre o classifica. Lungi da noi creare problemi o rovinare partite.
È riconosciuto che le forze d’ordine italiane siano le migliori. 180 feriti tra le forze dell’Ordine nel 2024, su 220 incontri con incidente. Questo si verifica in tutte le categorie, è tutto molto complesso: non può essere solo un problema della polizia. È un problema di cultura che si sta perdendo: registriamo una violenza ed una litigiosità senza pari in tutti i settori della società». Conclude Improta