Garcia: “Se saremo al nostro livello possiamo sperare di vincere”

L’allenatore del Napoli, Rudi Garcia, ha rilasciato in conferenza stampa le seguenti dichiarazioni alla vigilia del match di Champions di domani sera contro l’Union Berlino: “Non è cambiato nulla dall’inizio della stagione. I dirigenti sono con me, ci vediamo e scambiamo pareri tutti i giorni. – dice il mister ai microfoni di Sky -. La misura è la cosa più importante e nel calcio c’è poco. Dopo l’ultima sconfitta non bisognava fare catastrofismo e dopo l’ultima vittoria niente euforia. Questa squadra ha un collettivo forte. Piano piano si stanno inserendo anche i nuovi, come Cajuste e Natan. Dobbiamo fare la nostra strada e vogliamo vincere domani.

Conosciamo bene la storia recente dell’Union Berlino. Non era prevista per loro la qualificaizone in Champions dopo l’arrivo in Bundesliga. Ma se la sono meritata. La cosa che mi interessa è il loro presente: abbiamo studiato questa squadra che è in un momento difficile, ma hanno buoni giocatori. Alcuni li conosciamo, come Bonucci.

Sulla motivazione in Champions non c’è mai bisogno di insistere su questo parametro. Sempre una bella competizione da giocare e parteciparci è una cosa bella. Concretamente abbiamo iniziato bene vincendo a Braga ma non abbiamo preso punti contro il Real e vogliamo riprenderli a Berlino. Gruppo unito ma non solo a Verona, lo sono dall’inizio della stagione. I giocatori si sono impegnati dando il meglio. Non era facile vincere sabato, quindi sono abbastanza contento del modo in cui ci siamo mossi. Ma abbiamo solo fatto il nostro.

Dubbi di formazione? Pochi, ce l’ho in testa la squadra. Ma la notte porta consiglio, vediamo. Basta che stanno tutti bene. Bisogna essere misurati, non facciamo tutto bene ma neanche tutto male. Domani vinciamola, siamo qua per questo. Rispettiamo l’Union Berlin e una partita non è mai vinta prima di giocarla. Quindi massima concentrazione.

Trasferimento di Bonucci? Non posso rispondere a questa domanda, fatela a lui. Comunque è un grande giocatore, con la Juve ha dominato il calcio italiano. Ne sono testimone perchè ho provato a interrompere questa cosa quando ero alla Roma.

A Verona una cosa fantastica. Ho letto che alcuni si sono fermati a Verona per poi venire a Berlino. So che è un impegno economico per sostenere la sua squadra del cuore e ho grande ammirazione per loro. Quello che è successo qui nel 2006? Non me lo ricordo.

Cerchiamo di rimanere secondi. Non mi piace parlare del futuro, siamo motivati per vincere qua. Ma quando giochi fuori casa non è semplice. Se saremo al nostro livello più alto possiamo sperare di conquistare i tre punti. Ma prima dobbiamo giocare e lottare”. Conclude Garcia

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