Garcia, così i conti non possono tornare

I conti non tornano, scrive il collega Raffaele Auriemma tra le colonne di Tutto Sport, e De Laurentiis si è riprecipitato a Castelvolturno. Ieri mattina era di nuovo lì, al capezzale del Napoli che ha solo pareggiato mercoledì con l’Union Berlino.

Un risultato inatteso che ha comportato un’altra conseguenza negativa. Nelle casse del club sono entrati quasi 2 milioni in meno a causa del gol di Fofana.

Quello con l’Union Berlino è un pareggio che brucia, nato da una ripartenza dei tedeschi rispetto alla quale non pare che la squadra azzurra si fosse organizzata secondo uno schema di coperture preventive.

Ed è anche per questa ragione che il coach francese ha voluto portare tutti in sala video. Per riproporre soprattutto la situazione sul gol messo a segno dall’Union e che tanto, in ogni senso, è costato agli azzurri.

Prima parte della seduta di allenamento vissuta davanti alla tv, la seconda in campo per iniziare a pensare all’Empoli,. Un avversario che Garcia nel dopo partita di Napoli-Union ha già annunciato di battere, perché «questa statistica si interromperà domenica».

C’è da capire se riuscirà a recuperare Lobotka, uscito acciaccato dal campo mercoledì, mentre Osimhen ha lavorato in disparte. A vigilare su tutto e tutti c’era il presidente De Laurentiis accompagnato dall’inseparabile Andrea Chiavelli.

Ormai sono loro due ad impartire gli ordini, facendo riunioni a ripetizione anche con il ds Meluso ed il capo scouting Micheli.

De Laurentiis dà la sensazione di non fidarsi ormai più di nessuno e spera di poter mettere a posto i pezzi del puzzle facendo tutto in prima persona.

Oltre a seguire come un’ombra l’allenatore che sa di essere stato sfiduciato dopo la sconfitta con la Fiorentina dello scorso 8 ottobre e dopo le parole al gusto di esonero che il patron pronunciò il 10 ottobre alla Luiss.

Il momento difficile di Garcia sembra non finire mai. Infatti dopo 15 partite in questa stagione non è mai riuscito a mettere insieme tre vittorie consecutive. E nemmeno quello che può essere considerato “accanimento terapeutico” di De Laurentiis è riuscito da un mese a questa parte ad invertire la tendenza.

Per non parlare, poi, della gestione dei cambi. Non sarà felice don Aurelio soprattutto dell’utilizzo di Lindstrom, acquistato per 25 milioni dall’Eintracht e impiegato da Garcia per complessivi 152’ minuti nelle 15 gare giocate dal Napoli, cioè con la media di miseri 10’ per ogni singola gara.

La panchina viene presa in considerazione poco rispetto a quanto succedeva nella passata stagione ed i numeri lo certificano.

No, i conti proprio non tornano.

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