Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato in occasione del premio “Campania Terra Felix“. Ecco quanto riportato da NapoliToday: “Io ho detto che nello stadio ci voglio mettere i soldi miei, ma voglio essere io il padrone dello stadio”
“Per Osimhen siamo alla firma del contratto che era in sospeso”. Questo l’annuncio del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, presso il Multicenter School di Pozzuoli, in occasione della cerimonia di consegna del premio “Campania Terra Felix”, a cura dell’Associazione Stampa Campana.
Il patron azzurro ha parlato anche del futuro di Khvicha Kvaratskhelia: “Ha ancora 4 anni, perchè ‘sfruculiare il pasticciotto’? Ecco dove sta la negatività: che piangete sempre su un morto che non c’è. Chiagne e fotte, no. Voi fottete soltanto”.
Il ciclo terribile
Il numero uno del club partenopeo ha parlato anche del ‘ciclo terribile’ in cui è impegnata la squadra: “Con l’Inter ci vuole molto cu.., perchè non abbiamo il terzino sinistro. Al nuovo allenatore abbiamo dato una grossa responsabilità. Ha dovuto incontrare l’Atalanta, il Real Madrid e ora abbiamo Inter e Juventus. Ca Maronn c’accumpagn!”.
La questione stadio
Non poteva mancare anche un passaggio sulla questione stadio, dopo le polemiche degli ultimi giorni: “Io ho presentato un progetto 8 anni fa che non è stato studiato. Hanno visto 41.500 spettatori ed è stato detto da uno che voleva fare il Masaniello ‘lo stadio è una cosa popolare, serve una capienza da 55/60 mila posti.
Ma va benissimo. Quando loro dicono ‘lo stadio deve essere a disposizione del popolo’, allora facciamo un azionariato pubblico, per quando io devo tirar fuori poi 70 milioni per Osimhen chi li tira fuori, questo fesso? Io ho detto che nello stadio ci voglio mettere i soldi miei, ma voglio essere io il padrone dello stadio.
Ecco perchè dico vorrei avere la cessione, non la concessione per 90 anni. Io lo voglio comprare. A quale prezzo? In cambio di un impegno a investire quei milioni necessari per fare gli ‘sky-box’, per portare il pubblico accanto ai giocatori come negli stadi veri, tutto questo”. Conclude D e Laurentiis