De Laurentiis: “Non sono un visionario: conosco i mercati”

“Io sono sempre stato un imprenditore, mi dicono che sono visionario ma mi sono stancato di questa stupidaggine: io conosco i mercati, è diverso”. Così Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare di diritti tv e del futuro del calcio nel corso del convegno ‘Dall’analogico al digitale. Le nuove sfide della comunicazione’, organizzato da radio Crc, che si è svolto a bordo della nave da crociera Msc World Europa.

“Si parla tanto di digitale ma si parla di digitale da tantissimi anni: è un mio cavallo di battaglia. Vedevo la Nfl, che si è data delle regole. La libertà d’impresa è al centro della forza statunitense e le regole esistono e si danno fin dall’inizio. Nel basket non funzionavano determinante situazioni e hanno avuto il coraggio di fermarsi per 6 mesi, si sono messi seduti e hanno ristabilito le regole. E oggi l’NBA fattura circa una decina di miliardi.

Il discorso è che noi abbiamo moltissimi problemi che non vengono regolamentati dalla politica, poi abbiamo delle situazioni stantie. Io 6 anni fa dissi ai miei colleghi che dovevamo autoprodurre quello che ci riguardava, ma anche commercializzarlo noi. La Uefa sta per varare dei bandi relativi al 2027-30 e 2030-33, quando noi abbiamo venduto i nostri diritti fino al 2029. Significa che quando nei prossimi mesi avranno fatto bingo licenziando i propri diritti nei prossimi due livelli, non ci saranno più possibilità di sovvenzionare il calcio italiano.

Molte società moriranno in un solo colpo. Bisognerebbe uscire da questi accordi con le piattaforme che vedo promuovere solo le partite internazionali che le riguardano. Purtroppo i miei colleghi mi seguono in parte. Nel cinema quando sei indipendente ti formi le ossa e la cultura dell’impresa, non c’è nulla di più complicato perché crei prodotti”, le parole del presidente del Napoli riportate da Dire. 

“Dal 2008 per l’Intertoto chiesi di darmi il canale 251 di Sky perché tutti si rifiutavano di trasmettere la partita. Chiesi di fare la pay-per-view e ebbi un successo fantastico. Abbiamo continuato a farlo per le amichevoli estive prima tramite Mediaset, poi Sky e oggi con OneFootball, una piattaforma attraverso la quale bisogna cominciare a ragionare per il campionato del futuro. I nostri della Lega non sono stati capaci di vendere i diritti della serie A all’estero, é un’ignominia, sono stati distruttivi. Se noi non investiamo e non vediamo cosa può offrire il mercato, non ci muoveremo mai. Se i grandi club hanno milioni di tifosi, ce li avranno anche all’estero, in Inghilterra non si fa altro che dire che a Londra sono tutti italiani”, ha aggiunto De Laurentiis. 

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