Otto minuti appena per presentare la sfida di domani pomeriggio (inizio alle 18) alla Dacia Arena contro l’Udinese. Antonio Conte è essenziale, quasi laconico e sembra rispondere così al fronte delle polemiche che si è aperto dopo la doppia sconfitta contro la Lazio. Il condottiero azzurro prova a voltare pagina e non si sofferma neanche sul sostituto di Kvaratskhelia: «Cosa potrà dare Neres? Vedrete domani le mie scelte e capirete che tipo di contributo potranno offrire. Non ho ancora deciso». Di seguito la conferenza del tecnico del Napoli.

Le parole di Conte in conferenza

La Lazio è ormai alle spalle («Le due partite con i biancocelesti lasciano zero punti e l’eliminazione in Coppa Italia»), l’obiettivo è fare bene contro l’Udinese: «Sarà importante capire la nostra reazione dopo una caduta. Vedremo se ci sarà uno step in avanti dal punto di vista della mentalità oppure no. Dovremmo avere molto rispetto del nostro avversario. L’Udinese è partita bene, poi ha avuto un rallentamento ma ha vinto lunedì contro il Monza. Ha giocatori fisici, quindi va affrontata nel migliore dei modi».

IL MODULO. Conte sembra allontanare la possibilità di un cambio modulo per sostenere maggiormente Lukaku in avanti: «Onestamente non capisco. Nel 4-3-3 ci sono tre attaccanti, nel 3-5-2 ce ne stanno soltanto due. Sarebbe una diminutio. Comunque ne abbiamo provati tanti nel corso di questa settimana. Per fare bene non conta soltanto partire bene. Servono 95 minuti di alto livello, non soltanto i primi 15. In Italia comunque non esistono avversari facili. Lo dimostrano le nostre squadre in Europa: hanno allestito rose di livello e lo stanno confermando. La Lazio ha battuto l’Ajax in trasferta. Il livello del nostro calcio si è alzato e non è facile per nessuno». Conclude Conte