Antonio Conte ha parlato degli obiettivi del Napoli alla vigilia del match contro il Venezia (in programma domenica alle 15). L’allenatore ha risposto così a chi gli chiede se firmerebbe per chiudere tra le prime 4 in classifica: “Ognuno conosce i propri obiettivi, sappiamo da dove siamo partiti: io non firmerei mai per un traguardo minimo, chi mi conosce lo sa benissimo”.
Come ha ritrovato questo campionato dopo esserci ritornato dopo la parentesi inglese? “Il livello del campionato italiano si è alzato, l’intensità è aumentata tanto, nell’aspetto tattico siamo migliori rispetto ad altri campionati esteri. Vedo un’evoluzione – prosegue Conte – sotto tanti aspetti, anche come allenatori, in Europa è difficile giocare contro una squadra italiana.
In Italia siamo andati avanti sotto tanti aspetti, questo rende la Serie A ancora più bella e difficile. Siamo cresciuti tanto”
L’aumento di qualità che si aspetta può arrivare dal mercato? “Mi sembra di avere già risposto – continua Conte: non affronterò mai questioni di mercato, su di questo c’è il club, deciderà in proposito se c’è da cambiare qualcosa, spetta esclusivamente al club, io ho chiesto soltanto di mantenere i miei 21 giocatori di movimento come numero, in questo modo possiamo mantenere un buon livello anche durante l’allenamento”.
Ad oggi Antonio Conte come vede Lukaku più sereno in queste ultime settimane? “Lukaku è uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo. Adesso è al top della forma, non dobbiamo aspettare chissà cosa.
Lui è Lukaku e le aspettative su di lui sono superiori rispetto ad altri, è un giocatore di spessore internazionale e il suo curriculum porta a creare delle aspettative, deve continuare a fare quello che sta facendo, lo sa benissimo anche lui. Deve mantenere queste aspettative”
Non le sarà sfuggito che, a parte la gara contro il Verona, non avete mai sbagliato le partite contro le ‘piccole’. C’è un motivo legato alla vostra mentalità?
“Incrocio le dita! Non vogliamo essere scaramantici, però è inevitabile che quando incontri delle squadre che sulla squadra dovrebbero essere inferiori a te, la partita la devi vincere, altrimenti significa che sei mancato in qualcosa.
In queste partite dipende da noi, i tre punti li devi andare a prendere, non ci sono alibi e scusanti”
Antonio Conte ha parlato degli obiettivi del Napoli alla vigilia del match contro il Venezia (in programma domenica alle 15). L’allenatore ha risposto così a chi gli chiede se firmerebbe per chiudere tra le prime 4 in classifica: “Ognuno conosce i propri obiettivi, sappiamo da dove siamo partiti: io non firmerei mai per un traguardo minimo, chi mi conosce lo sa benissimo”.
Sulla possibile convivenza in campo di David Neres e Kvara: “Prima o poi li vedrete insieme”.
Come ha ritrovato questo campionato dopo esserci ritornato dopo la parentesi inglese? “Il livello del campionato italiano si è alzato, l’intensità è aumentata tanto, nell’aspetto tattico siamo migliori rispetto ad altri campionati esteri. Vedo un’evoluzione sotto tanti aspetti, anche come allenatori, in Europa è difficile giocare contro una squadra italiana.
In Italia siamo andati avanti sotto tanti aspetti, questo rende la Serie A ancora più bella e difficile. Siamo cresciuti tanto”
L’aumento di qualità che si aspetta può arrivare dal mercato? “Mi sembra di avere già risposto: non affronterò mai questioni di mercato, su di questo c’è il club, deciderà in proposito se c’è da cambiare qualcosa, spetta esclusivamente al club, io ho chiesto soltanto di mantenere i miei 21 giocatori di movimento come numero, in questo modo possiamo mantenere un buon livello anche durante l’allenamento”
Vede Lukaku più sereno in queste ultime settimane? “Lukaku è uno dei 21 giocatori di movimento che abbiamo. Adesso è al top della forma, non dobbiamo aspettare chissà cosa. Lui è Lukaku e le aspettative su di lui sono superiori rispetto ad altri, è un giocatore di spessore internazionale e il suo curriculum porta a creare delle aspettative, deve continuare a fare quello che sta facendo, lo sa benissimo anche lui. Deve mantenere queste aspettative”
Non le sarà sfuggito che non avete mai sbagliato le partite contro le ‘piccole’. C’è un motivo legato alla vostra mentalità? “Incrocio le dita! Non vogliamo essere scaramantici, però è inevitabile che quando incontri delle squadre che sulla squadra dovrebbero essere inferiori a te, la partita la devi vincere, altrimenti significa che sei mancato in qualcosa.
In queste partite dipende da noi, i tre punti li devi andare a prendere, non ci sono alibi e scusanti”
Prima diceva di pensare al primo tempo di Genoa. Dopo la sosta si è vista una crescita sotto il profilo del gioco, l’obiettivo è aumentare il minutaggio di questa qualità di gioco? “L’obiettivo è quello di allungare il minutaggio. Nel senso che dobbiamo percepire che tipo di partita si sta giocando, che tipo di partita ci viene richiesto di giocare, su questo dobbiamo migliorare. Quando lo spartito cambia, dobbiamo imparare a riconoscere che sta cambiando qualcosa, e quindi adeguarci alla nuova situazione. Questo fa parte di un processo di crescita, è un aspetto su cui dobbiamo migliorare, a volte ci inceppiamo quando qualcosa cambia”
E’ ancora presto per dire che per lo scudetto se la giocheranno Atalata, Inter e Napoli? “Non è ancora finito il girone d’andata, quindi mi sembra ancora azzardato parlarne. Poi si possono pensare tante cose, ma mancano due partite per finie il girone d’andata, quindi ci sono ancora più di 63 punti, ero forte in matematica, peccavo in altre materie (ride, ndr). E’ ancora presto, per ora dobbiamo fare punti e dare fastidio alle altre. Stiamo lavorando tanto e vogliamo continuare a crescere”
Quali sono le insidie maggiori del Venezia? “Le insidie maggiori in questo tipo di partite sono il fatto che, essendo ancora in pieno periodo di feste, il pensiero sia ancora rivolto a festeggiare. Questo non lo accetterei, per nessun motivo. Non dobbiamo pensare che sarà facile vincere contro il Venezia, è una squadra con una loro organizzazione e un bravissimo allenatore.
Per noi sono in palio tre punti fondamentali, dobbiamo continuare a mettere fieno in cascina, questi sono punti che ci serviranno in futuro”
È possibile una convivenza tra Neres e Kvara con Lukaku? “Tutto è possibile e tutti possono fare parte della formazione titolare. Ovviamente poi ci sono situazioni di equilibrio da valutare in base alla squadra che vai ad affrontare.
Fin qui abbiamo sempre visto Politano con Kvara, poi Politano con Neres, prima o poi arriverà anche il turno di Neres con Kvara.
Politano ha avuto un problema a livello intestinale, oggi si è allenato, faremo delle valutazioni”
L’ambiente prosegue Conte – è bellissimo, passionale, allenare una piazza come Napoli ti dà veramente tanto. Allo stesso tempo è una piazza molto impegnatica sotto diversi aspetti, ma personalmente sono molto contento.
Il nostro obiettivo è quello di non avere nessun rimpianto. Dobbiamo uscire sempre dal campo con la sensazione di avere dato tutto“.
Lei firmerebbe per chiudere il campionato tra le prime quattro in classifica? “A me non piace mai firmare per traguardi minimi. Chi mi conosce lo sa benissimo. Ognuno conosce i propri obiettivi e da dove siamo partiti, io non firmerei mai per un traguardo minimo.
Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, abbiamo fatto 38 punti, sono tanti punti, considerato il punto di partenza”. Conclude Conte