Conte: “Scudetto? Con l’Inter tre punti che influiscono sulla classifica”

L’occasione del sorpasso in vetta alla classifica arriva ad appena sei giorni dal tonfo di Como per il Napoli, che domani può riconquistare il primo posto a spese dell’Inter campione d’Italia battendola nell’attesissimo scontro diretto del Maradona. Una sfida dai tanti significati per Antonio Conte, che ha parlato così in conferenza stampa

Si sarebbe aspettato di giocare un match scudetto quando ha firmato a luglio?
“Al di là della classifica, mi sarei aspettato un Napoli che iniziasse a prendere forma dopo sette mesi. Trovarci lì ci deve riempire d’orgoglio, ma non deve metterci tanta pressione, come ho detto ai ragazzi. A volte la pressione può essere anche negativa, è per questo che dico di gustarci questo momento che è il frutto di quello che abbiamo fatto fino ad adesso”. 

Questa partita può determinare o meno la corsa scudetto?
“Io parlo in generale e dico che è una partita che influisce sulla classifica, ci sono in palio tre punti. Sappiamo bene che ci sono altre squadre vicino a noi”. 

Febbraio è stato il mese più difficile della sua gestione. Si aspetta una primavera a partire da domani?
“No, agosto, E ve lo avevo detto, ora è una passeggiata (ride, ndr). Con il gruppo facciamo sempre delle valutazioni dopo le partite, impari di più dalle sconfitte perché la vittoria porta superficialità. Abbiamo analizzato il perché di quel secondo tempo contro il Como. Nel percorso di crescita va valutato tutto, mi sono molto arrabbiato io ma anche i ragazzi. Il secondo tempo di Como non è stato al nostro livello dopo il dominio del primo tempo, nonostante lo svantaggio arrivato per un infortunio. Dobbiamo continuare a stare sul pezzo, non tralasciando niente. Ogni punto che abbiamo fatto è stato sudato, non abbiamo mai vinto in carrozza come altre squadre. Siamo una squadra che non può mollare un attimo”.  

Il ko di Como toglie pressioni? L’Inter ha l’obbligo di vincere…
“Sinceramente voglio che i miei calciatori non ragionino da questo punto di vista. Noi cerchiamo di crescere ponendoci sempre di centrare l’obiettivo massimo. L’importante è uscire dal campo sapendo di aver dato tutto; se perdiamo è perché gli altri sono stati più bravi, non perché sono stati più cattivi. Il calcio è un sport dove si vince e si perde, io dico che la sconfitta va odiata. Con l’Atalanta abbiamo perso meritatamente, con la Lazio sarebbe stato più giusto un pari ma abbiamo fatto un plauso agli avversari. Col Como c’è qualcosina da recriminare, per quello l’ho fatto presente ai ragazzi. Ora ci aspetta questa bellissima partita, ci siamo meritati di giocare un top match. Ce la dobbiamo godere mettendo tutto quello che abbiamo. Alla fine vedremo chi sarà stato più bravo”. 

Sarete senza Anguissa, sceglierà più tecnica o fisicità?
“Bella domanda, è tutta la settimana che ci penso (ride, ndr). Ho ancora 24 ore per decidere, ma è una domanda giusta da fare, fa piacere riceverla perché così parliamo di calcio. Tutte e due le cose potrebbero essere giuste o opinabili, cercherò di prendere la decisione giusta. Gli infortuni fanno parte del percorso, c’è chi magari sopperisce in maniera più facile, altre squadre hanno più difficoltà. Lavoriamo alla soluzione, domani la vedrete”. 

Le condizioni di Olivera e Spinazzola. Pesa di più l’assenza di Neres o Anguissa?
“Olivera e Spinazzola li abbiamo recuperati, il secondo lo abbiamo gestito dopo la gara di Como. Mathias – chiarisce Conte – ha avuto un problema più serio, era una recidiva, sta lavorando per essere al massimo della forma. Sono entrambi a disposizione, vedremo le scelte che farò senza fare danni fisici anche per il prosieguo della stagione. Quanto a Neres e Anguissa, sono due giocatori importanti, ma la nostra forza è il collettivo e lo spirito. La cosa curiosa è che sia Neres che Anguissa è che hanno finito la partita senza problemi muscolari e poi lo hanno accusato il giorno dopo”. 

Cosa è successo negli ultimi 30 giorni a livello di infortuni?
“Le risposte del calcio sono difficili, è tutto opinabile. Quando mi chiedevate della rosa, io vi rispondevo che eravamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni, poi può capitare un periodo negativo con problemi concentrati in un unico settore e questo ci destabilizza. Ho provato a valorizzare giocatori come Raspadori, che – prosegue Conte – è al centro della situazione. In tutta la mia carriera ho avuto pochissimi infortuni, significa che la metodologia funziona. Poi bisogna andare a guardare la carriera dei giocatori”. 

Raspadori può fare la differenza da seconda punta?
“Per quello che vedo io a livello calcistico, Jack – dice Conte – ha la possibilità di essere una seconda punta, un trequartista ma anche un interno di centrocampo offensivo, quello con più qualità dei tre. Ha qualità fisiche che gli consentono di fare più di 12 km a partita. Non è assolutamente un esterno, lì va in difficoltà. Io penso che ogni allenatore debba rispettare le caratteristiche dei propri calciatori”. 

Billing cosa può darvi?
“Ha una grande struttura fisica, una buona tecnica, sono contento che abbia avuto la possibilità di giocare con il Como. Ora non ho preoccupazioni sul fatto di schierarlo perchè ho visto che ha assimilato dei principi. Sono contento di quello che ha fatto”. Conclude Conte

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