Conte: “Io alleno solo club con grandi ambizioni” – Alcuni estratti della lunga intervista esclusiva di Antonio Conte con Matt Law per “The Daily Telegraph” in cui ha raccontato il suo anno sabbatico: “La linea difensiva a 3 utilizzata in Inghilterra, con Chelsea e Tottenham si pensa che sia un sistema difensivo ma non è assolutamente così. Le mie squadre hanno sempre segnato tanti gol. Non dipende dalla linea difensiva a 3 o a 4, ma dal modo in cui costruisci la squadra e la fase offensiva. Non va bene essere troppo offensivi, ma nemmeno troppo difensivi: devi rispettare le caratteristiche dei giocatori e adattare le tue idee. La mia esperienza dice che se vuoi vincere un campionato o sollevare un trofeo, hai bisogno di avere una squadra stabile ed equilibrata. Nell’ultima stagione il Manchester City è stato il miglior esempio di una squadra con un grande equilibrio, difensivo e offensivo”.
La bacheca dei trofei occupa una parete intera della sua casa a Torino, e ospita medaglie e trofei della sua carriera da calciatore e allenatore: “Ehi, guarda che tu devi vincere!” dice Conte “lo hai fatto in passato e devi continuare a farlo. Se l’obiettivo finale è vincere il campionato e alzare trofei, è importante anche offrire uno spettacolo al pubblico, ma essere una squadra focalizzata sull’intrattenimento dei tifosi non è sufficiente se vuoi vincere. Lo so perché i top club che ho allenato in carriera mi hanno sempre chiesto di vincere.
Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo, perché l’aspettativa nei miei confronti è esclusivamente legata alla vittoria. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che implica è sempre molto alta. E se non vinci, hai fallito. L’opzione ideale è far divertire la gente e vincere. E per essere celebrato, Antonio Conte deve vincere.
Conte: “Per vincere c’è bisogno di club con grandi ambizioni”
Altrimenti gli altri non vedono l’ora di festeggiare il suo fallimento. Questa è la verità”. Solo tre allenatori hanno vinto un campionato davanti a una squadra allenata da Pep Guardiola: Jose Mourinho con il Real Madrid, Jurgen Klopp con il Liverpool e Antonio Conte con il Chelsea. “Non è facile. Guardiola è il miglior allenatore al mondo. E poi quando abbini il miglior allenatore del mondo con un club che può sostenerlo e può investire per portare giocatori importanti e migliorare la squadra ogni stagione perché vogliono rimanere in cima al mondo, allora è molto, molto difficile competere allo stesso livello. La mia storia dice che nei miei club sono sempre arrivato in una situazione difficile e con diversi problemi. Ma costruisco sempre.
Dopo la mia prima stagione al Chelsea, quando vincemmo il titolo, avremmo potuto dominare in Inghilterra. Onestamente un sogno ce l’ho: un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. Ma so che è molto difficile. La gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l’ultimo passo per vincere la Champions. Basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Sette anni, no?
“Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘Vorrei vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti hanno diritto ad avere un sogno”.