Lo scudetto si decide, ancora una volta, a Bologna. Non perché siano tornati i gloriosi – per i rossoblù – anni ‘60, bensì per la delicatissima sfida di cui sarà teatro il Dall’Ara. Anni fa un errore di Radu consegnò lo scudetto al Milan, che da quel momento sfruttò a dovere ogni occasione. Stavolta non c’è in ballo il destino dei rossoneri, ma quello del Napoli. Con una vittoria la formazione di Stellini accorcerebbe sull’Inter capolista, facendogli sentire un pressante fiato sul collo. Una sconfitta o un pareggio, invece, non cambierebbe significativamente l’assetto attuale. Il primo scossone della partita arriva prima del fischio d’inizio: il forfait di Buongiorno e Meret, infatti, è un boccone particolarmente amaro da mandare giù per il Napoli ed i suoi tifosi.
La squadra di Stellini, però, nonostante non sia nel miglior momento di forma della sua stagione, mostra la sua pellaccia ruvida e con una sfuriata di Anguissa passa in vantaggio. Il granitico centrocampista azzurro con le sue lunghe leve ed uno strappo incontenibile supera persino l’estremo difensore del Bologna, per siglare a quel punto il più semplice dei gol. Primo tempo gigantesco da parte di Romelu Lukaku, che libera in più di un’occasione Neres con precise sventagliate. Nel frattempo, McTominay sale in cattedrale nella zona nevralgica del campo; primo tempo sontuoso da parte del Napoli, da squadra che lotta – consapevolmente – per il massimo obiettivo stagionale.
Nel secondo tempo il Bologna tende a scoprirsi e mostra gli artigli, ma il muro aizzato dagli azzurri sembra non avere intenzione di crollare. Riccardo Orsolini è senza dubbio il calciatore da tenere d’occhio: frizzante, imprevedibile, il numero 7 rappresenta il maggior pericoloso per gli azzurri. Ma soltanto un colpo geniale può sorprendere il Napoli, e tocca a Ndoye estrarre un coniglio dal cilindro: il suo colpo di tacco è un capolavoro balistico che bacia la traversa ed entra in rete. L’entusiasmo dei tifosi rossoblù è contagioso ed il Napoli non riesce a rendersi pericoloso. In tal senso, gli azzurri dimostrano che essere camaleontici non sempre è un forte pregio.
Vincenzo Italiano che sieda sulla panchina dello Spezia, della Fiorentina o del Bologna conosce senz’altro la formula giusta per imbrigliare il Napoli, dato che riesce quasi sempre a mettergli uno sgambetto in momenti decisivi della stagione. Contro la sua squadra, addirittura, alla luce di quanto ha dimostrato, agli azzurri il pareggio va più che bene.
Tasto stop a Bologna
Termina la sfida di Bologna. La prossima partita del Napoli sarà la settimana prossima contro l’Empoli tra le mura amiche, mentre la formazione di Simone Inzaghi sarà impegnata contro il Cagliari, subito dopo la sfida di Champions League contro il Bayern Monaco. L’Atalanta sembra ormai aver abbandonato la lotta al titolo e, all’indomani della trentaduesima giornata di Serie A, non resta che mettersi comodi e gustarsi uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni.
Di Lorenzo Maria Napolitano