Una straordinaria coreografia da parte dei tifosi di casa fa da cornice ad una partita fondamentale per la stagione del Napoli. “Saranno 11 finali“, ha detto Antonio Conte in conferenza stampa. E questa prima, contro la Fiorentina, dev’essere necessariamente vinta per non perdere di vista la squadra di Simone Inzaghi.
“Partiti!“, avrebbe detto Bruno Pizzul all’inizio del suo relato, a quel microfono che l’ha consegnato all’immortalità, con il suo timbro inconfondibile che ancora oggi riecheggia nelle menti degli appassionati di tutta Italia. Il primo squillo della partita arriva da parte di Giacomo Raspadori, a cui – però – manca il killer istinct per gonfiare la rete. In panchina, Conte non riesce a restare “chiuso” nell’area tecnica. Anzi, la utilizza come rampa di lancio per guidare il pressing dei suoi calciatori, muovendoli come se avesse un joystick tra le mani.
Questa gestione maniacale della partita produce i risultati sperati: il primo tempo, infatti, termina 1-0 in favore degli azzurri grazie alla decima rete stagionale di Romelu Lukaku. Con questa rete, il granitico centravanti belga raggiunge un prezioso traguardo nella sua carriera: per ben dodici stagioni l’ex attaccante dell’Inter è andato in doppia cifra tra Serie A e Premier League, con la maglia di ben sei squadre differenti.
Il Napoli fa surf tra le emozioni che regala lo stadio Maradona e, galvanizzato, riesce anche a trovare la rete del raddoppio, al termina di una meravigliosa azione conclusa da Raspadori, che sigilla il suo quarto centro stagionale in Serie A. La Fiorentina, però, non demorde e prova a rientrare subito in partita. E infatti, dopo soli sei minuti, un tacco illuminante di Kean libera l’islandese Gudmundsson, gelido e ben piazzato per firmare il gol del 2-1. La partita prosegue su ritmi blandi: le due squadre, quasi stanche, non riescono a trovare il graffio decisivo. Capita sui piedi di Simeone il pallone che archivierebbe la pratica, ma si lascia ipnotizzare da De Gea, che tiene a galla la Fiorentina.
Dopo un finale da cardiopalmo, il direttore di gara quasi implorato dai tifosi del Napoli fischia la fine del match. Il Napoli risponde all’Inter di Inzaghi e resta a meno un punto dalla vetta del campionato. La prima finale è un successo!
Di Lorenzo Maria Napolitano