La domanda fatta in conferenza stampa, alla Vigilia del match Napoli-Udinese, da Antonio Giordano della Gazzetta Dello Sport ha fatto letteralmente innervosire il tecnico partenopeo Antonio Conte che ha dovuto chiedere al collega di riformulare la domanda in modo consono e serio.
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Di seguito il botta e risposta tra Giordano e Conte:
Giordano: “Mister, sono successe tante cose nelle ultime settimane e la premessa è doverosa: si è chiuso il mercato, ce lo ha spiegato Manna e poi giovedì l’Inter ha perso con la Fiorentina. Io non conosco il suo stato d’animo ed il suo umore e non voglio neanche provocarla mi creda, ma è solo un’allusione citandola: visto che negli ultimi dieci anni le è capitato di avere due volte problemi con i ristornati da 100 euro, sta pensando di costruirselo lei con questa squadra qua?“.
Conte: “Basta con la storia del ristorante da 100 euro. Quando feci la battuta era vera, ma non capisco perché si continui a ricamarci per farmi additare come uno che chiede sempre: non l’ho mai fatto e mai lo farò.
Sono venuto a Napoli per aiutare tutti a crescere: dalla famiglia De Laurentiis al direttore sportivo Manna, che è tanto bravo quanto giovane. Non sono arrabbiato per come è andato il mercato e penso piuttosto a dare il massimo con il materiale che ho a mia disposizione.
Il mio obiettivo è quello di lasciare il club a un livello più alto di quello a cui l’ho trovato, quando andrò via, spero tra tanti anni. Non è vero che pretendo sempre acquisti e non mi ha accontento mai, la storia del ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca ha stancato. Qui non è dovuto niente. Spendere 50 o 70 milioni per un giocatore è fumo degli occhi: l’essenza è il lavoro e io porto la cultura del lavoro. Il resto sono cazzate”.