“Il Napoli ha rimontato una gara che poteva perdere. Ha subito due gol su due colpi di testa – ha detto il celebre radiocronista della Rai Repice intervenendo a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live – che di fatto hanno condizionato tutto il primo tempo, anche se Politano l’avrebbe potuto pareggiare subito. Il secondo gol è stato un colpo d’ascia alle speranze azzurre. E invece nella ripresa i calciatori hanno tirato fuori tutto quello che hanno, con un 4-4-2 che ha dato maggiore spazio a Raspadori.
Però è un modulo molto poco equilibrato, non lo riproporre. Il Napoli manca in assoluto di equilibrio, tant’è che il Milan in contropiede ha sfiorato altri gol.
Il Napoli ha già abdicato dalla possibilità di difendere lo scudetto? Secondo me no, siamo ancora alla decima giornata, c’è ancora molto tempo e molti punti in gioco. Il Napoli deve recuperare un certo Osimhen, aspetterei prima di dare giudizi finali.
Oggi è il compleanno di Maradona? Per me Diego ha rappresentato tanto… Io ringrazio Dio di avermi concesso la possibilità di parlare di calcio e di aver potuto vedere l’epopea di Diego. Prima di lui, il mondo era una cosa e, dopo di lui, ne è stata un’altra: non solo all’interno di un campo di calcio, ma in senso generale.
Maradona è il più grande giocatore di tutti i tempi e, so di dire una cosa forte, anche un uomo dal quale prendere esempio. Non esiste il Mulino Bianco, non esistono le belle storie; la vita sa essere qualcosa di cattivo, ma va vissuta dicendo sempre le cose che pensi e guardandola in faccia.
Diego è andato oltre il campo di calcio, lo abbiamo visto con quanto successo tra Inghilterra ed Argentina, mettendo insieme l’orgoglio di una nazione ferita e l’odio per una dittatura militare”. Conclude Repice