Fedele: “Il Napoli non è guarito ma può competere con l’Inter”

“La partita di domani non mi dà calore. Quella tedesca – ha detto il dirigente Fedele a Radio Marte nel corso di “Forza Napoli Sempre”è una squadra che, nonostante grandi calciatori, ha perso 8 gare di seguito. Sabato mi sono piaciuti Meret, Cajuste molto, soprattutto negli inserimenti anche se poco diligente da un punto di vista tattico, però ha forza ed anche inserimenti. Mi è piaciuta l’intesa tra Kvara e Raspadori. Non mi è piaciuta la difesa che ha subito troppo, soprattutto nella seconda metà del secondo tempo dove Meret ha fatto due interventi miracolosi. E il Verona che è l’unica squadra deputata a lottare per la retrocessione ci ha messo in difficoltà tirando 8 volte; nemmeno le squadre di alto rango lo hanno mai fatto. Non si discute che questo Napoli sia in convalescenza ed in uno stato un po’ confusionale da parte di tutti.

Speriamo che con i risultati le acque diventano acque chete. Anche perché non vedo tanti competitor per le zone alte, tranne l’Inter. Non a caso la partita di ieri tra Juve e Milan mi è sembrata Nola-Nocerina. Il Milan visto ieri ha poca consistenza in mezzo al campo, tutti giocatori che portano palla; è una squadra troppo in attacco. Così come la Juve non è più la Juve di un tempo. Credo, insomma, che questo Napoli potrebbe battere il Milan, anche perché è più forte dei rossoneri, che se Leao non gira non hanno tante soluzioni offensive. A mio parere il presidente del Napoli è diventato un tuttologo: sa fare tutto, il procuratore, il giornalista, l’allenatore; non è intervenuto quando doveva intervenire a difesa dell’allenatore multando i giocatori, ha smentito l’incontro con Conte e quindi ci prende per i fondelli.

Questo però nel calcio può capitare. E infatti esiste un solo Dio nel calcio: il risultato. Il risultato vale molto più dei soldi perché è proprio il risultato che porta i guadagni mentre i soldi non fanno arrivare i risultati. Non credo molto negli allenatori che però possono incidere abbastanza. A Napoli bastava prendere un allenatore che non avesse sconvolto le caratteristiche di questa squadra e non avesse comunicato determinate cose, mettendosi in condizione di essere criticato.

Non mi sento amico di Garcia, perché non ho il piacere di conoscerlo. Ma non mi piace la situazione che si è creata. Ho visto un uomo deluso. Per me non esistono amici e nemici. Un allenatore quando arriva sa che c’è una situazione particolare e credo che il suo peggior nemico sia stato De Laurentiis”. Conclude Fedele

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