Osimhen, la prima mossa: ​si punta alla firma entro il 31 dicembre

Il primo passo della campagna d’inverno di De Laurentiis, racconta ‘IL MATTINO’ appare chiaro. Accelerare e provare a chiudere per il rinnovo di Osimhen entro la fine dell’anno, con tanto di annuncio e fuochi d’artificio. Dalle parole ai fatti: dopo averlo dichiarato qualche giorno fa, il presidente si prepara a convocare sia l’agente Calenda che Victor per definire gli ultimi dettagli”. Vorrebbe farlo prima della partenza per la Coppa d’Africa.

Serve una mossa che riporti anche una ventata di entusiasmo nell’ambiente in piena depressione e la firma di Osimhen fino al 2027.

Dovrebbe rinnovare (condizionale d’obbligo) a 10 milioni di euro più bonus. Tredici incontri fino ad adesso non hanno portato alla fumata bianca, ma il prossimo conclave dovrebbe essere quello giusto, quello della proclamazione.

C’è ottimismo, il clima è serenissimo. Tutte le incomprensioni, tiktok compresi, sono in un cestino. De Laurentiis  spera di dare l’annuncio nel 2023, altrimenti non sarebbe uscito così allo scoperto, per l’ennesima volta. Anche perché sa che l’entourage del numero 9 non è che si tiene le cose per sé: ci fossero degli intoppi, quelli del suo clan lo avrebbero già gridato ai quattro venti.

A ventidue giorni dall’inizio del mercato invernale, il Napoli è nelle seguenti condizioni: è reduce da un attivo di bilancio di 80 milioni, ha una prospettiva di incassi di Champions che varia dai 55 ai 77 milioni e sa che, se non ne investe almeno per un paio di giocatori, le sarà molto difficile raggiungere i primi quattro posti in serie A.

Di sicuro non prenderà terzini sinistri perché Rui è un passo dal recupero e Olivera rientra a gennaio.

Così com’è messa, al netto con il monte-infortunati che al solito pesa tantissimo e della Coppa d’Africa che toglierà almeno per 20 giorni sia Anguissa che Osimhen.

Vero, il Napoli proverà a rinviare la partenza a dopo la gara con il Torino del 7 gennaio visto che la Nigeria ha il suo esordio il 14 gennaio e il Camerun scende in campo il 15, ma in ogni caso almeno per 6-7 partite saranno assenti.

Mazzarri non preme, ma lo ha detto: se me lo chiedono dirò quello che serve. Almeno due acquisti se non tre: magari proprio quel difensore centrale che è evidente è il punto debole di questo Napoli post-scudetto.

Dunque, vediamo: De Laurentiis deve fare ancora quasi tutto da solo, dopo essersi fidato su chi lo ha spinto a puntare su Natan. Può tornare su Kilman e Hancko, ma c’è anche Marc Guéhi che è stato offerto proprio tenendo conto del problema difensivo degli azzurri.

Jerome Boateng è tra gli svincolati dopo che il Bayern Monaco non lo ha tenuto ma nella lista dei difensori c’è anche Edmond Faiçal Tapsoba del Bayer Leverkusen e della nazionale del Burkina Faso.

Il Napoli ha ancora uno slot per extracomunitari a disposizione, quindi la nazionalità non sarà un vincolo. In difesa Zanoli chiede di andare a giocare, nel caso può tornare di moda Faraoni del Verona, ma anche Mazzocchi della Salernitana.

Cajuste e Lindstrom non verrà ceduti in prestito, ma in mediana occhi su Wieffer del Feyenoord. Sarà un gennaio diverso rispetto al passato. D’altronde, una volta era detta di riparazione. Non era un caso.

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