Napoli – Inter, le pagelle – Napoli che nella prima mezz’ora mette sotto l’Inter, che dimostra peró grande pericolosità soprattutto con le sue due punte, Lautaro e Thuram. Tante giocate, poche le vere occasioni, con Politano che trova una traversa dal limite, Thuram che si é visto annullare a rete per fuorigioco. Inter che va negli spogliatoi del Diego Armando Maradona in vantaggio per 1-0 sul Napoli: la rete di Calhanoglu arriva nel finale, dopo una prima frazione giocata con intensità e alto ritmo. Nel secondo tempo il Napoli cala pur provandoci, ma l’Inter dilaga al Maradona. È 0-3 dopo i gol di Barella, e poi, di Thuram.
Napoli – Inter, le pagelle – Le valutazioni degli azzurri:
Meret 3 – Continua ad essere l’oggetto misterioso di questo Napoli. Molle nelle uscite, sbaglia qualsiasi tipo di intervento e spesso si incarta in fase di costruzione. 3, come i gol subiti quest’oggi.
Natan 6 – Impiegato da terzino, agisce bene su quel lato del campo, sbagliando poco. Prestazione sufficiente e senza rimpianti.
Zerbin (42’ st) SV
Rrahmani & Ostigard 5 – Iniziano bene la partita, ma pian piano sfociano nella disattenzione totale. Difesa non al livello dell’attacco dei nerazzurri.
Di Lorenzo 5.5 – Prestazione sottotono anche da parte del capitano quest’oggi. Non il miglior Di Lorenzo.
Lobotka 6 – Lotta tutta la partita, calamita la palla e cerca di dare la scossa ma purtroppo oscurato dalla prestazione della squadra.
Lindstrom (30’ st) SV
Anguissa 6.5 – L’unica nota positiva di questo Napoli – Inter insieme ad Elmas. Buon match del camerunense.
Elmas 6.5 – Prova spesso ad accendere un lumino di speranza per gli azzurri. Paratissima di Sommer, oggi ispirato il macedone.
Zielinski (30’ st) SV
Politano 5.5 – Non riesce mai a spaccare la partita. Contenuto da un grandissimo Dimarco, ecco perché non riesce ad incidere.
Raspadori (23’ st) SV
Osimhen 5 – Mai in partita e non crea nessuna insidia per la porta di Sommer.
Kvaratskhelia 5.5 – Cerca uno spiraglio in questa partita sporca, lo trova, ma Sommer mura. Il georgiano non arriva alla sufficienza.
di Francesco Sarnataro