Bigon: “Osi-Kvara-Zielo come i nostri tre tenori!”

L’ex direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon è intervenuto a Kiss Kiss Napoli: “Mazzarri è veramente carico per questa sua seconda avventura a Napoli. L’ho sentito e vi confermo che ha grande spirito per affrontare questi primi giorni. Sul modulo vi posso dire che il mister è sempre stato un maniaco della tattica, e non ha una sola idea rigida.

Negli anni in cui la difesa a tre risaliva in auge, lui aveva intuito che quella modalità poteva essere forte ed è stato uno dei primi in Italia ad avere successo con quel tipo di sistema. Ma lui ha continuato a studiare e ad aggiornarsi, ed ogni volta che lo passavo a trovare in passato si parlava sempre delle nuove tendenze e di quanto il calcio stava cambiando.

Non avrà problemi ad adattarsi al 4-3-3, non avrà difficoltà in difesa, anche se ci vorrà del tempo perché è attento ai dettagli e vorrà spiegare bene le sue idee ai calciatori. E poi secondo me l’assenza di Kim è pesante, quindi un po’ di difficoltà nel proporre lo stesso calcio dell’anno scorso. Ma la squadra ha grandissimi calciatori, è di alto profilo, quindi con Walter sapranno rialzarsi da questo momento difficile.

Togliendo le persone dello staff, con il quale ha lavorato di più, io conosco bene come allena ed il suo rapporto profondo con i calciatori perché ci ho fatto 7 campionati. Le sue squadre hanno sempre corso dall’inizio alla fine, ed anche stavolta sarà così anche se ci vorrà del tempo, e dipenderà anche dalla predisposizione giusta dei calciatori.

Se il Napoli e tutti i calciatori avranno la fame giusta, allora funzionerà di sicuro, ma passa dalla disponibilità e lo spirito giusto dei protagonisti.

Osimhen? Per caratteristiche ricorda Cavani, come Kvaraskhelia ricorda Lavezzi. Insieme a Zielinski possono diventare quel trio magico formato all’epoca con Hamsik. Il georgiano ha corsa e fantasia, il nigeriano grande profondità. Il mister ha a disposizione davvero tantissima qualità, ed anche se il calcio ha sempre grande imprevedibilità per me ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare bene.

Quando siamo arrivati a Napoli all’epoca al posto di Donadoni, facemmo sedici risultati utili consecutivi battendo il record di mio padre. Ma all’epoca anche un pareggio era un grande risultato, adesso sulla carta invece devi vincere tutte le partite perché sei Campione d’Italia, ma bisognerà avere grande pazienza”.

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