Notizie Club Napoli – Prosegue il viaggio di EsserePartenopei.it alla scoperta dei Club Napoli in giro per l’Italia e per il mondo. La nostra rubrica settimanale “La passione azzurra non ha confini” continua con uno dei fondatori del Club Milano Azzurra 1984, Lino Cascelli. Nato a Milano da genitori napoletani, ma cresciuto a Napoli con i suoi nonni. Anche se poi ritorna nella sua terra di nascita per proseguire gli studi.
Lino è uno dei fondatori principali del Club Napoli Milano (all’epoca Club Napoli la Madonnina), che ad oggi conta più di 250 iscritti. Un numero enorme!!
Il club nasce inizialmente per dare sostegno ai tanti napoletani e non solo, che in difficoltà si trasferivano a Milano, aiutandoli a trovare una casa e lavoro. Un punto di riferimento per chiunque volesse aiuto e supporto.
Altro gesto di solidarietà è il grande lavoro che il Club Napoli Milano Azzurra, insieme al Club Napoli di Prato, sta facendo per aiutare i toscani dopo l’alluvione.
Venerdì 17 dalla Lombardia alla Toscana, e con mezzi propri, i componenti del Club Napoli Milano doneranno, tramite la Croce d’oro, beni di prima necessità.
Un club insomma, che non pensa solo al calcio! Vengono organizzate molte serate in locali partenopei all’insegna del divertimento e della cucina napoletana.
Nel brutto periodo “COVID” il club creò un sito Internet per pubblicizzare tutte le attività di ristorazione napoletane denominato “IO MANGIO CAMPANO” riscontrando un buon successo.
La storia del Club Napoli Milano Azzurra è in tutti sensi il grande esempio che il calcio lega e non divide!!!!
Passiamo al calcio giocato ed al periodo del Napoli con l’intervista a Lino Cascelli, uno dei fondatori di questo importante Club:
Cosa ne pensa di questa sconfitta degli azzurri contro l’Empoli? “La sconfitta del Napoli era inevitabile e ci sono state scelte sbagliate da parte del mister. Manca il mordente in questa squadra.”
A suo parere cosa si dovrebbe cambiare di questa squadra per aggiustare le cose “Lo scudetto ha fatto male sia alla squadra che ai tifosi“
Come vi organizzate per seguire le partite del Napoli? Eravate presenti Domenica al Maradona? “Si eravamo allo stadio. Organizziamo le trasferte con il noleggio di alcuni van, anche se ne abbiamo uno di proprietà”
Cosa rappresentano per lei Napoli città ed il Napoli Calcio? “Anche non essendo nato a Napoli amo la città e tutto quello che è la napoletanità. Seguo il Napoli dai tempi di Peppe Savoldi, che fu il mio primo idolo. Poi l’arrivo di Maradona fu una liberazione per il popolo campano, ripeto il popolo campano perché prima non c’era rivalità tra i conterranei.”
Come viene vissuto il tifo azzurro in terra milanese? “Il popolo napoletano è amato per il nostro essere simpatici e solari, ma quando si vince si diventa antipatici.”
Come pensa che andrà la prossima partita contro l’Atalanta? “Prima di parlare della partita contro l’Atalanta, pensiamo a chi sarà il nostro condottiero e poi vediamo gli stimoli se cambiano.”
Quale messaggio vuole lasciare ai tifosi napoletani di tutto il mondo? “Un messaggio che voglio inviare a tutti i tifosi del Napoli è che uniti si vince.”
LA PASSIONE AZZURRA NON HA CONFINI
Di Francesco Apicerni




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