De Laurentiis esonera Garcia e attende Tudor!

l cambiamento del Napoli è tutto in una lettera: dal tutor a Tudor. Perché ieri, dopo aver assistito all’ennesimo scempio della squadra campione d’Italia, il presidente Aurelio De Laurentiis ha deciso di cambiare allenatore. L’annuncio ci sarà con ogni probabilità oggi, quando il Napoli vorrà comunicare il nuovo tecnico.

Una scelta che dovrebbe ricadere su Igor Tudor, il croato già sondato anche nella precedente sosta di ottobre, dopo Antonio Conte. Ma allora il patron, preso atto del “no” dell’ex c.t. azzurro, ha preferito rimettere in sella Rudi Garcia, cominciando a pre- senziare ogni giorno gli allenamenti del francese, da tutor, di fatto già depotenziato e che ieri con l’Empoli è arrivato al capolinea dopo la terza sconfitta al Maradona in campionato su 6 partite con una media di 1,17 punti che serve più o meno per evitare la retrocessione in Serie B. Ma vediamo di ripercorrere una giornata difficile, inimmaginabile per chi sei mesi fa festeggiava un favoloso scudetto con Spalletti.

Quando lo speaker ha letto le formazioni, i fischi verso Garcia sono scattati subito spontanei. Il 4-2-3-1 del francese è parso un cambiamento discutibile, come il fatto di lasciare fuori Kvaratskhelia e Zielinski.

In tanti hanno avuto l’impressione che il tecnico con quelle scelte volesse farsi cacciare. E forse lo ha pensato pure De Laurentiis che alla fine del primo tempo è sceso nello spogliatoio, e non era la prima volta, per cercare un sussulto della squadra dopo un primo tempo scialbo e confuso. Il presidente, bypassando il tecnico, in quel momento lo ha definitivamente delegittimato, ma il suo intervento – che intendeva soprattutto motivare la squadra per riuscire a vincere la partita con l’Empoli -, non è andato a buon fine.

Non che i calciatori abbiano mai giocato contro l’allenatore, ma alla fine sono andati in confusione, non capendo sino in fondo cosa chiedesse loro un Garcia più impegnato a voltare pagina rispetto al passato (eccellente) ma non si è capito bene per puntare su cosa. Per tutto questo, quando al novantesimo Victor Kovalenko ha scagliato il suo gancio destro da k.o. il presidente ha lasciato rapidamente la tribuna d’onore, do- ve aveva visto la partita con a fianco i fratelli Cannavaro, per incontrarsi con i dirigenti: il ds Mauro Meluso, il responsabile scouting Maurizio Micheli e il club manager Antonio Sinicropi. Nessun colloquio con Garcia. Non era il momento. Verrà quando ci sarà, presumibilmente oggi, l’esonero ufficiale e i saluti.

Le alternative Al momento, aspettando la risposta definitiva di Tudor, solo una sembra rimanere in piedi. Perché Antonio Conte, nonostante un nuovo sondaggio, non è disponibile a entrare in corsa. Walter Mazzarri è stimato dal presidente che difficilmente però, per principio, riprenderà un tecnico che ha già avuto, dunque rimane Fabio Cannavaro.

Ieri i due hanno chiacchierato, scambiato delle
idee, nulla però che possa apparire come approccio di trattativa. De Laurentiis sa che Fabio ha fortissime motivazioni e che potrebbe riprendere, tatticamente parlando, il filo conduttore con Spalletti, drasticamente interrotto da Garcia.

Oggi ne sapremo di più, dopo un nuovo vertice societario. Tudor non vuole essere solo un traghettatore e chiede un contratto più lungo, il produttore deve convincersi della scelta, perché sa benissimo che in giugno ha commesso un errore scegliendo il tecnico francese che veniva dal campionato saudita. Ora torni a prendere le decisioni

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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