L’allenatore del Napoli, Rudi Garcia è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli–Union Berlino.
Queste le dichiarazioni raccolte da EsserePartenopei.it
Mister è questa la squadra più forte che lei ha allenato in carriera? “Volevo prima di tutto volevo fare una precisazione sul dopo gara di Salerno quando ho interrotto la signora Scozzafava perché la domanda a mio avviso non aveva nulla a che vedere sulle dichiarazioni del capitano Di Lorenzo.
Le squadre sono sempre differenti perché non sono mai uguali, non sono nello stesso campionato e non hanno gli stessi giocatori. Posso rispondere che questa rosa del Napoli è veramente molto forte”
Raspadori è un calciatore che può giocare ovunque e sopratutto come prima punta?“Su Jack ovviamente da quando sono arrivato è sempre stato protagonista, sia dal primo minuto che quando è entrato a partita in corso. Quello che mi piace è che fa anche assist, e può giocare anche come mezz’ala.”
La sua riflessione su Lindstrom e se domani potrebbe giocare anche per far rifiatare qualcun altro in vista dell’Empoli: “Sono sicuro che un campionato non si fa con soli 11 giocatori. Anzi noi abbiamo tanti giocatori ed ora con i 5 cambi possiamo sempre cambiare anche tatticamente a partita in corso. Ovviamente c’è il rendimento dei calciatori e quando entrano devono sempre mostrare che possono realmente dare una mano alla squadra. Attualmente Politano è Kvara sono quelli che stanno meglio e quindi ecco perché partono sempre dall’inizio”
Quanto è importante in un momento del genere avere vicino seppur non disponibile fisicamente un giocatore come Victor Osimhen? “Victor torna domani è vero, ma io punto e mi affido ai calciatori che scenderanno in campo. Abbiamo un’infermeria quasi vuota con il ritorno di Anguissa e con Juan Jesus che ormai è prossimo a rientrare a pieno ritmo. Ma ripeto, punterò sui 23 convocati che dovranno dare tutto per vincere la partita”
In una gara ci sono tante situazioni diverse e dovremo essere noi brevi a capire quando giocare tra le linee oppure se sfruttare la profondità. Tutto dipende dal nostro approccio che dovrà essere subito buono già dai primi minuti”. Conclude Garcia
