Il colpo di testa di Lukaku ha deciso la sfida contro l’Atalanta ed al tempo stesso ha confermato il Napoli nel ruolo di pretendente allo Scudetto. Si potrà ben discutere tra coloro che lo ritengono favorito, ed io sono tra costoro fin dalla fine di Agosto, e coloro che invece non osano sbilanciarsi tanto. In ogni caso per la corsa tricolore il Napoli di Antonio Conte c’è, eccome.
La testata vincente di Lukaku, mutatis mutandis, mi ha ricordato quella di Koulibaly nel 2018. Altro avversario (Atalanta e Juve), altro momento della stagione ( Gennaio e fine Aprile), altro allenatore (Conte e Sarri). Ma identico l’impatto emotivo come dimostra la trionfale accoglienza notturna di Capodichino. Le migliaia di tifosi che hanno atteso la squadra non si sono certo radunati per festeggiare il quasi conquistato ritorno in Champions.
I cuori nella notte di Capodichino battevano fortissimo per lo Scudetto che non è più una missione impossibile ma un traguardo alla portata del Napoli.
Due colpi di testa, uno entrato nella storia l’altro di stretta attualità, ma con un finale diverso e tutto da scrivere. Il presidente Aurelio De Laurentiis e l’allenatore Antonio Conte hanno avuto il grande merito di riaccendere l’orgoglio dei campioni d’Italia.
Con scelte oculate, facendo tesoro degli errori ed investendo tanti soldi il Napoli è tornato da protagonista nella lotta scudetto. Ed io ritengo gli azzurri favoriti per solidità difensiva, spirito di squadra, resilienza, calendario leggero.
Non giocare nessuna coppa è un disastro, ma in questa stagione è un pesantissimo vantaggio per il Napoli rispetto all’Inter che sembra esser rimasta l’unica rivale davvero competitiva per il bersaglio grosso.
Le vittorie a raffica ed il contributo della panchina hanno fatto dimenticare il trio del terzo scudetto: Osimhen, Kvara, Kim. Ed anche l’ampolloso dibattito sulla bellezza del gioco è ormai stato travolto dall’evidenza dei risultati che nello sport sono l’unica cosa che conta. Di certo sono l’unica cosa che conta per Conte e, da ieri sera, per tutti i tifosi del Napoli.
di Peppe Iannicelli