Il Napoli affila gli artigli: termina 2-0 contro il Monza

ll Napoli approccia la pratica Monza con una nota più dolce del solito: la presenza, al Maradona, di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo è nella città che tanto (lo) ha amato per una serie di impegni ed eventi, ma certamente guarderà la partita con indosso i panni da CT per visionare i profili più interessanti di questo match tra cui Buongiorno, Di Lorenzo e Politano da un lato, e Matteo Pessina e Daniel Maldini dall’altro.

Ed è proprio Matteo Politano il primo a esaltarsi sotto gli occhi del suo ex allenatore, realizzando un bellissimo gol al ventiduesimo minuto, portando in vantaggio gli azzurri. Chissà se Spalletti cambierà idea su di lui per i prossimi impegni con l’Italia, dato che in più di un’occasione ha deciso di tagliarlo fuori dalla lista dei convocati. Che sia, questa, una rivincita personale? Prima della fine dei primi quarantacinque minuti c’è anche tempo per il terzo gol stagionale di Khvicha Kvaratskhelia, il nuovo figlio del vento che rubato i cuori dei tifosi partenopei. E che, per un attimo, con uno stop a seguire magistrale, ha ricordato Smoking Bianco Kaká.

È un Napoli forte, fortissimo, che in un tempo riesce a rifilare due gol al Monza con una facilità disarmante e senza mai essere impensierito. D’altronde, come s’è anche letto sulla Gazzetta dello Sport stamane, è un Napoli che per niente si allontana dalla Grande Bellezza, quella del Contismo, è semmai alternativa o diversa. Ma è comunque una squadra capace di dominare il gioco, e l’avversario, dall’inizio alla fine della partita, proprio come chi, due anni fa, riuscì in un’impresa storica, e che oggi siede in Tribuna.

Mentre nel secondo tempo il Monza continua a sciogliersi come ghiaccio al sole, l’andamento della partita consente qualche spunto di riflessione. Il Napoli riuscirà a tenere questi ritmi così alti per il resto della stagione? La domanda è legittima, ma il calendario può permettere – al momento – risposta positiva. Gli azzurri infatti godono di una rosa profonda, completa, di pari livello alle strisciate, ma senza i continui impegni europei che sottopongono i club a sforzi ai limiti dell’umano. E, con Conte in panchina, che tiene alta la concentrazione della squadra, è possibile pensare ad un Napoli protagonista per tutta la stagione.

È giusto pensare anche ai confronti con le grandi squadre, dato che al momento gli azzurri hanno affrontato soltanto la Juventus, ma dando comunque ottime risposte sul campo. La partita, seppur non divertente, diede modo di captare alcuni segnali: il Napoli è attento, lucido, sempre sul pezzo. Sbaglia poco, soprattutto. Non ha cali di tensione. Insomma, è difficile ad oggi essere negativi sull’andamento della stagione.

Ed ecco il triplice fischio. Il Napoli affila gli artigli e strappa il primo posto in Serie A. Le contendenti al titolo iniziassero a tremare, gli azzurri mettono i brividi come il vento gelido che soffia d’inverno.

Di Lorenzo Maria Napolitano

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