De Laurentiis e Jesus al convegno “L’Italia è un paese razzista?”

Ultime notizie SSC Napoli – Amici lettori di EsserePartenopei, benvenuti alla diretta testuale del convegno “L’Italia è un paese razzista?” che avrà inizio alle ore 10:30 circa al centro congressi Jambo di Trentola Ducenta

Parteciperanno all’incontro

  • Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis
  • Il difensore del Napoli Juan Jesus
  • La responsabile del centro sociale ex Canapificio di Caserta Mimma D’Amico
  • Mamadou Kouassi del film “Io Capitano” che ha vinto il David di Donatello
  • L’ex difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly (in collegamento)

A moderare i lavori il professor Guido Trombetti.

  • Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti

Inizia a parlare subito il presidente Aurelio De Laurentiis: “Si dice che l’Italia sia razzista, non lo è: è un paese con focolai di intolleranza verso le diversità, colore, omosessualità, bisessualità, appartenenza a diverse religioni. La religione è una cultura ancestrale che segna il bisogno dell’uomo filosofico, va rispettata e invece viene strumentalizzata per contrapporre gli uni agli altri, e i politici sono responsabili. In questo paese si dibatte troppo, non è il paese del fare: se lo diventassimo, avremmo una impronta troppo destrorsa. Con questa facile contaminazione della contrapposizione tra destra e sinistra, si dilatano nel tempo soluzioni semplici da attuare. Io credo che questa intolleranza nasca da una insoddisfazione nei risultati personali.

L’episodio tra Juan Jesus e Acerbi può essere determinabile in frustrazioni personali, a cui bisognerebbe contrapporre il concetto dell’accoglienza: non si deve passare sopra a fatti contestabili, ma la superiorità dell’esperienza fa sì che uno possa accondiscendere a sgarbi che uno deve subire. Ma purtroppo in Italia il problema è il sistema, c’è un sistema che non funziona alla base di determinati fatti, sia pre sia post. Uno dovrebbe mettere mano lì”.

Il difensore Juan Jesus: “Io ho provato ad essere superiore ad Acerbi e quindi alla fine della gara mi sono detto lascio stare perché sono superiore a lui. Ma dopo aver tutelato Acerbi e poi passare per un uomo bugiardo allora no, poi in quel momento ho smentito subito perché io voglio essere un buon calciatore ed un buon genitore”.

Il presidente De Laurentiis: “Oggi purtroppo quello che non funziona in Italia è il sistema. Perché se avessimo un sistema dove le cose funzionerebbero come si deve allora potremmo vivere meglio.

Tra i tanti problemi del sistema ad esempio, c’è anche la scuola. Ad oggi purtroppo, nelle scuole non ci sono insegnati che sanno educare i ragazzi ai tempi d’oggi”.

Il presidente De Laurentiis lascia la sala conferenza per degli impegni programmati.

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