Napoli, l’ultimatum e le nuove regole di Calzona

Ultime notizie SSC Napoli  – Francesco Calzona ha detto basta. Basta così: ieri mattina è arrivato come sempre piuttosto presto al centro sportivo di Castel Volturno, ha organizzato il lavoro, ha parlato con il capitano, e poi all’orario stabilito da lui, a ridosso dell’allenamento pomeridiano delle 15, ha diretto una riunione plenaria: e ha dato l’ultimatum a tutti. Ha convocato i giocatori, gli staff al completo, il ds Meluso, il responsabile scouting Micheli, il dirigente Sinicropi e tutti coloro che gravitano nell’orbita del gruppo e della vita della squadra, e poi ha dettato la linea. La sua legge.

Regole nuove, comportamentali, di base, articolate e precise. Regole che non ammettono repliche e deroghe e che dovranno essere seguite alla lettera, da tutti, fino alla fine per provare a non consegnare al teatro dell’assurdo quella che già ora può essere considerata una stagione paradossale. Balorda. Piena di rimpianti. Fallimentare esattamente come la partita di Empoli, il simbolo della debacle tecnica, caratteriale e concettuale di quest’anno perché giunta in piena corsa per l’Europa di consolazione, dopo aver abdicato al trono dello scudetto e della Champions. Probabilmente dell’Europa League.

Calzona vuole lasciare il Napoli in Europa

Francesco Calzona, però, insegue ancora l’obiettivo delle coppe e non vuole passare per l’uomo che ha sigillato e suggellato la resa: non erano parole di circostanza, quelle pronunciate sabato sera nella sala stampa dello stadio Castellani. Ci crede, pretende che tutti lo facciano e soprattutto che continuino a farlo fino all’ultima briciola di speranza seguendo i suoi metodi. Prima di assumere l’incarico di ct della Slovacchia è stato sempre un vice e il Napoli è la sua prima esperienza da allenatore titolare di un club, è vero, ma non per questo vuole essere ricordato come un professionista non all’altezza. Sia chiaro: non sarebbe accaduto comunque, per come ha provato a gestire una situazione compromessa in un ambiente già proiettato nel futuro. Anche al netto dei suoi errori, ma giusto per sgomberare il campo da ogni equivoco ha tenuto a chiarire la sua legge.

Con due postille: il Napoli andrà in ritiro da venerdì, due giorni prima della partita con la Roma; e se la situazione e l’atteggiamento non cambieranno già domenica, sarà lui a chiedere il ritiro prolungato paventato da De Laurentiis dopo Empoli, nel momento estremo di delusione e rabbia. (Il Corriere Dello Sport)

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