La primavera di Kvara!

II fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti. L’avvento della primavera e l’eleganza del suo portamento rendono ancor più appropriato il parallelo. Khvicha Kvara approccia col sorriso alle settimane intense che decideranno la stagione e il futuro. Al talento di cui dispone è demandato il compito di dirimere le questioni in sospeso, che non sono poche.

In ordine di tempo, la prima è la qualificazione ai prossimi Europei con la Georgia. La nazionale ha dovuto fare a meno di lui perché squalificato nella vittoria sul Lussemburgo, ma Kvara tornerà disponibile per l’incontro con la Grecia che martedì decreterà la partecipante alla competizione.

Sarebbe un traguardo storico, perché la Georgia non è mai riuscita a raggiungere la fase finale di un torneo maggiore negli oltre trent’anni di storia.

Poi c’è il Napoli. Mancano nove partite alla fine del campionato e altrettanti sono i punti di ritardo nei confronti del Bologna, che al momento occupa la quarta posizione. Rientrare tra le prime quattro della Serie A vuol dire essere presente alla prossima Champions, con tutti i vantaggi economici e di immagine che ne derivano. Il calendario vede ben tre sfide contro rivali che precedono la formazione allenata da Calzona, quindi il Napoli può ritenersi in larga parte padrone del proprio destino.

Non è necessariamente una buona notizia, considerando un andamento troppo claudicante per una squadra campione in carica, ma può diventarlo se arrivasse qualche vittoria consecutiva.

La possibilità di disputare la massima competizione europea si lega inevitabilmente anche all’ultimo punto, probabilmente il più delicato: il rinnovo. Aurelio De Laurentiis finora ha preferito prendere tempo, proprio perché è indispensabile per la pianificazione del club capire quali saranno le risorse da poter investire. In questo senso, la Champions fa tutta la differenza del mondo.

Di comune accordo con Mamuka Jugeli, agente del georgiano, si è deciso di ridiscutere la situazione a fine campionato, quando tutto sarà più chiaro. Kvara è disposto a rimanere a Napoli, se avrà ancora l’opportunità di misurarsi con il meglio che il calcio internazionale ha da offrire, e vorrebbe vedere riconosciuto il suo status. Pur essendo, infatti, l’Mvp dell’annata scorsa, coro- nata dallo scudetto, i termini dell’accordo non sono stati rivisti.

Quindi, la scadenza resta al 2027 e l’ingaggio è sempre da 1,5 milioni. Quasi un decimo di quanto percepisce Osimhen, prossimo partente, con l’ultimo adeguamento.

Il presidente è consapevole di dover ritoccare sensibilmente lo stipendio del giocatore. Raddoppiare, come si era pensato in estate, non basta più. Il Napoli ha pronta una proposta da 4 milioni fino al 2028. Kvaratskhelia ne vorrebbe 5: l’impressione è che si possa raggiungere un’intesa a metà strada, sui 4,5 con l’inserimento di alcuni bonus. Restare in azzurro significa consacrarsi come stella, poter dire la propria nell’élite. Significa, appunto, poter fiorire nel modo migliore possibile. (La Gazzetta Dello Sport)

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